Con l’avvicinarsi della chiusura dell’anno, i riflettori si accendono sulla Manovra di Bilancio 2026, che introduce ufficialmente la quinta edizione della definizione agevolata. La Rottamazione Quinquies si preannuncia come un’operazione di ampio respiro, mirata a chiudere le pendenze fiscali maturate in oltre vent’anni, offrendo ai contribuenti un piano di rientro senza precedenti per durata e flessibilità.
La finestra temporale: cosa rientra nella sanatoria
Il raggio d’azione della Quinquies è più vasto rispetto al passato. La misura copre i debiti affidati alla riscossione a partire dal 1° gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2023. Rispetto alla precedente versione (la “Quater”), l’arco temporale si allunga di ben 18 mesi.
Attenzione ai requisiti: Non tutte le cartelle sono ammissibili. La sanatoria si concentra su:
- Imposte dichiarate ma non versate (i cosiddetti avvisi bonari).
- Contributi previdenziali INPS omessi.
- Esclusioni: Restano fuori dal beneficio i debiti derivanti da accertamenti ispettivi o sanzioni scaturite da verifiche approfondite dell’autorità fiscale.
Quanto si risparmia?
Il vantaggio economico resta il cuore pulsante della misura. Chi aderisce vedrà stralciate diverse voci che solitamente appesantiscono il debito:
- Zero sanzioni e interessi di mora.
- Cancellazione dell’aggio di riscossione.
- Eliminazione delle sanzioni civili sui contributi previdenziali.
Il contribuente sarà tenuto a versare esclusivamente la quota capitale, a cui si aggiungeranno solo le spese vive per le notifiche e le eventuali procedure esecutive già attivate.
Il cronoprogramma: domanda e risposta
Sebbene il testo sia ancora al vaglio parlamentare, la tabella di marcia sembra già tracciata:
- Fine gennaio 2026: Apertura della piattaforma telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (prevista entro 20 giorni dalla pubblicazione della Manovra in Gazzetta).
- 30 aprile 2026: Termine perentorio per l’invio della domanda di adesione.
- 30 giugno 2026: Data limite entro cui l’ente invierà la “Comunicazione delle somme dovute”, confermando l’accoglimento (totale o parziale) dell’istanza.
Il piano di rientro: una maratona di 9 anni
La vera rivoluzione riguarda la rateizzazione. Se la precedente rottamazione si fermava a 18 rate, la Quinquies arriva a ben 54 rate bimestrali, distribuendo il debito su un orizzonte di quasi un decennio.
Le scadenze principali:
- Il debutto è fissato al 31 luglio 2026 (per la rata unica o la prima quota).
- Seguiranno scadenze costanti ogni due mesi (settembre, novembre, gennaio, marzo, maggio e luglio).
- Il piano si concluderà nel 2035.
Nota sui tassi: Sulle rate successive alla prima verrà applicato un interesse del 4% annuo, un costo superiore rispetto al 2% della Quater, giustificato dalla durata estremamente lunga del finanziamento.
Un cantiere ancora aperto
Essendo la Legge di Bilancio ancora in fase di discussione, alcuni dettagli tecnici o scadenze specifiche potrebbero subire piccoli aggiustamenti o slittamenti dovuti al calendario (giorni festivi). L’impianto della “pace fiscale”, tuttavia, appare solido: un’occasione di regolarizzazione sostenibile per migliaia di famiglie e imprese.



