La nuova stagione della pace fiscale entra nel vivo con una modifica dell’ultimo minuto. Un emendamento alla Legge di Bilancio 2026, approvato in Commissione Bilancio al Senato, ha ufficialmente abbassato il tasso di interesse per chi sceglie la rateizzazione: dal 4% inizialmente ipotizzato si passa a un più contenuto 3% annuo.
Questa mossa punta a rendere la Rottamazione Quinquies uno strumento più accessibile per i contribuenti, bilanciando le esigenze di cassa dello Stato con la sostenibilità del debito per famiglie e imprese.
Cosa cambia con l’emendamento al 3%
Il taglio degli interessi rappresenta un punto di incontro politico importante. Mentre la proposta originaria prevedeva un costo del denaro più alto, il nuovo tasso del 3% si applicherà a tutte le rate successive alla prima, a partire dal 1 agosto 2026.
- Il vantaggio: per chi sceglie il piano lungo, il risparmio complessivo sugli interessi diventa significativo, riducendo il peso del tempo sulla dilazione.
- La platea: al momento resta confermato il perimetro attuale. Possono aderire i contribuenti con debiti affidati alla riscossione tra il 2000 e il 2023, a patto di aver presentato regolarmente le dichiarazioni dei redditi nel periodo di riferimento.
Come funziona il piano di rientro
Il meccanismo della definizione agevolata rimane fedele alla sua struttura portante: si paga il capitale originario, mentre vengono azzerati sanzioni, interessi di mora e aggi.
- Numero di rate: è possibile spalmare il debito fino a un massimo di 54 rate bimestrali, coprendo un arco temporale di circa 9 anni, fino al 2035.
- Importo minimo: ogni singola rata non potrà essere inferiore a 100 euro.
- Decadenza: la soglia di tolleranza è rigida. Il mancato pagamento di due rate, anche non consecutive, comporta la perdita immediata di tutti i benefici e il ripristino del debito originario.
Scadenze e procedura online
Per mettersi in regola, i contribuenti dovranno seguire una cronologia precisa, gestita interamente tramite i canali digitali dell’Agenzia delle Entrate Riscossione:
- Invio domanda: la richiesta di adesione va presentata via web entro il 30 aprile 2026.
- Esito: l’Agenzia comunicherà l’accoglimento o il rigetto dell’istanza entro il 30 giugno 2026.
- Primo versamento: il pagamento dell’unica soluzione o della prima rata è fissato per il 31 luglio 2026.
Le critiche della Corte dei Conti
Nonostante i vantaggi per i morosi, la misura continua a sollevare dubbi sul fronte dell’equità. La Corte dei Conti, nel corso delle audizioni sulla Manovra, ha ribadito la propria contrarietà, definendo questi provvedimenti come un rischio per la fedeltà fiscale. Secondo i giudici contabili, il ricorso sistematico alle rottamazioni potrebbe scoraggiare i contribuenti onesti e creare l’aspettativa di futuri sconti, alimentando un comportamento opportunista.




