Il sale è un ingrediente onnipresente nella nostra alimentazione, spesso consumato in quantità eccessive rispetto ai bisogni reali dell’organismo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un consumo massimo di 5 grammi al giorno a persona, equivalenti a circa un cucchiaino da caffè.
Rispettare tale limite è difficile: il sodio si cela non solo nelle pietanze cucinate, ma è abbondante anche nei cibi processati (persino in dolci insospettabili come biscotti e gelati) e in alcuni medicinali, spingendo un numero crescente di persone a optare per un regime alimentare a basso contenuto di sodio, o dieta senza sale o dieta iposodica.
I fondamenti della dieta iposodica
Un regime alimentare iposodico è basato sull’eliminazione completa del sale aggiunto e di tutti gli additivi e conservanti che contengono sodio, come il glutammato e il cloruro.
Il sale era storicamente essenziale come conservante alimentare (salagione) per mantenere carne, pesce, formaggi e verdure freschi a lungo. Oggi, grazie alle moderne tecniche di refrigerazione, la sua funzione principale è mutata: viene utilizzato prevalentemente per enfatizzare il sapore degli alimenti confezionati, creando una vera e propria assuefazione al gusto artificiale.
Perché limitare il sodio: benefici e rischi
Rinunciare al sale non è facile: studi condotti dalle Università di Melbourne e Duke (USA) suggeriscono che il sale possa creare una dipendenza simile a quella della nicotina. Tuttavia, i benefici di una dieta iposodica ripagano ampiamente il sacrificio.
Vantaggi della Riduzione del Sodio:
- Salute Cardiovascolare: Ridurre l’eccesso di sodio aiuta a prevenire e contrastare l’ipertensione arteriosa (pressione alta).
- Equilibrio Renale: L’eccesso di sale altera i meccanismi con cui i reni gestiscono liquidi e tossine, accelerandone l’invecchiamento e favorendo ritenzione idrica e cellulite.
- Prevenzione: Contribuisce a limitare l’insorgenza di osteoporosi e obesità.
Importanza del Sale (Non Eliminazione Totale):
Nonostante i rischi legati all’abuso, il sale (ovvero il sodio) svolge proprietà benefiche vitali per l’organismo. È cruciale per mantenere gli equilibri biochimici e per prevenire la disidratazione. Per questo motivo, una sua eliminazione totale è raccomandata solo ed esclusivamente sotto stretto consiglio medico.
Consigli pratici per una cucina senza sale aggiunto
Per conciliare pro e contro, la strategia migliore è adottare un’alimentazione varia ed equilibrata, prediligendo i cibi non processati e riducendo al minimo (o eliminando del tutto) il sale da cucina.
Il segreto per esaltare il sapore dei piatti in una dieta iposodica è fare ampio uso di alternative naturali:
- Condimenti Base: Olio Extra Vergine d’Oliva (EVO), aceto e limone.
- Aromatizzazione: Utilizzare erbe fresche (basilico, prezzemolo, timo, ecc.), spezie disidratate (pepe, curry, curcuma) o persino alghe essiccate come esaltatori di sapidità naturali.
Via libera, quindi, a frutta, verdura, carni magre, pesce non lavorato e legumi secchi, che possono essere gustati appieno con l’aiuto di questi sapori alternativi.




