Modica – Ancora un episodio di violenza scuote la movida notturna nel cuore di Modica Bassa. Quello che doveva essere un tranquillo sabato sera si è trasformato in pochi istanti in un teatro di disordini e paura in Via Marchesa Tedeschi, tra i punti nevralgici della vita notturna.
Intorno alle ore 2:40, nella zona compresa tra Via Marchesa Tedeschi e Piazza Mazzini, si è scatenata una rissa che ha coinvolto diversi giovani. La violenza è degenerata rapidamente: secondo i testimoni, tavoli e sedie sono stati lanciati in aria mentre la folla cercava di allontanarsi per mettersi al sicuro.
La Dinamica e l’Intervento delle Forze dell’Ordine
Le prime ricostruzioni indicano che il parapiglia sarebbe stato innescato da un alterco tra due distinti gruppi di ragazzi, forse già coinvolti in precedenti discussioni nel corso della serata. Le cause esatte della lite sono ancora oggetto di indagine.
Sul posto sono prontamente intervenuti i Carabinieri, riuscendo a riportare la calma dopo minuti di forte tensione. Gli agenti hanno subito avviato le procedure di indagine, raccogliendo le testimonianze dei presenti e acquisendo le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della zona per ricostruire l’intera dinamica e identificare i responsabili del gesto. Alcuni testimoni hanno descritto un clima già provocatorio e teso sin dall’inizio del weekend.
L’ennesimo episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza notturna nel centro storico di Modica. Negli ultimi mesi, Modica Bassa è stata più volte al centro dell’attenzione per episodi di violenza che si ripetono nelle notti del fine settimana.
Se da un lato l’area è un polo di aggregazione giovanile e vitalità cittadina, dall’altro la presenza di gruppi di giovani, spesso in stato alterato o alla ricerca dello scontro, sta generando crescente allarme tra residenti e commercianti.
Le Forze dell’Ordine hanno già intensificato i pattugliamenti, ma si fa sempre più pressante la richiesta di interventi di prevenzione sociale: la necessità di maggiori spazi dedicati ai giovani, campagne di sensibilizzazione e un dialogo costante tra Amministrazione, gestori dei locali e cittadini. Come sintetizzato da un rappresentante delle autorità, «Non basta la presenza delle divise: è necessaria una responsabilità collettiva. Il rispetto e la convivenza civile devono tornare a essere la regola.» Le indagini dei Carabinieri sono tuttora in corso.




