Vittoria – “Un recente servizio della trasmissione televisiva “Fuori dal Coro”, condotta da Mario Giordano, ha acceso i riflettori su Vittoria, concentrandosi sulle problematiche legate all’immigrazione clandestina, e non solo, in provincia di Ragusa. Questo non è un problema esclusivo di Vittoria: riguarda molti Comuni dove, se non si interviene efficacemente su decoro urbano, reali politiche di integrazione sociale e lavorativa, orientamento al lavoro, politiche abitative inclusive e progetti educativi e culturali per gli immigrati, il risultato è quello di città allo sbando e invivibili”.
Lo dice il presidente sezionale di Confcommercio Vittoria, Gregorio Lenzo, che aggiunge: “Spesso manca un percorso condiviso tra livelli locali, regionali e nazionali: prevalgono faziosità, divisioni ideologiche o di tifoserie, che rallentano ogni azione concreta. Questa assenza di politiche coordinate genera le criticità attuali”. “È giunto il momento – continua Lenzo – di tornare a raccontare la nostra provincia iblea e nel caso specifico Vittoria per quello che è davvero: una città laboriosa, viva e accogliente. L’accoglienza però deve avvenire nei modi giusti, attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro, l’inclusione sociale, l’integrazione culturale e abitativa, evitando residenze sovraffollate che portano al degrado dei quartieri. Rafforzare i controlli delle forze dell’ordine nelle aree più critiche. Bisogna intervenire con una task force integrata delle forze dell’ordine sulla percezione della sicurezza. Servono campagne informative e di dialogo con i cittadini per ridurre tensioni e prevenire conflitti. Riqualificazione urbana delle zone degradate, eliminando baraccopoli e migliorando infrastrutture”.
“Se, finalmente – ancora Lenzo – attueremo politiche concrete e unite, volte alla sicurezza, all’inclusione e alla riqualificazione del territorio, potremo riscrivere le pagine di una nuova storia di Vittoria, valorizzando la sua economia, il suo dinamismo imprenditoriale e la qualità della vita dei cittadini. Non cerchiamo come sempre colpevoli, un post sui social ci dà la gloria di una giornata, o al massimo 48 ore, ma è necessario un esame di coscienza: ciascuno di noi deve assumersi la responsabilità di fare ciò che non è stato fatto in modo adeguato, per costruire insieme una città migliore. Solo così possiamo restituire dignità a chi arriva e sicurezza a chi accoglie”. “Vittoria – conclude Lenzo – deve tornare a essere esempio di comunità viva, solidale e capace di trasformare la diversità in valore. Vittoria deve tornare a essere una città capace di unire, non di dividere. Una città che promuove l’inclusione, ma anche la legalità; che accoglie chi vuole integrarsi e contribuisce al benessere comune”.