Compiere quarant’anni non è un traguardo, ma un nuovo inizio. Tuttavia, perdere peso in questo decennio può rivelarsi più ostico a causa dei naturali cambiamenti fisiologici che interessano il corpo.
“Con l’avanzare dell’età si assiste a una fisiologica perdita di massa muscolare, un fattore che incide direttamente sul metabolismo“, spiega la dottoressa Keri Peterson, internista. “Avere meno muscoli significa bruciare meno calorie, anche a riposo, rallentando di fatto la capacità di dimagrire.”
La buona notizia, confermata dagli esperti come la dietista Erin Palinski-Wade, è che è possibile invertire questa tendenza lavorando su alimentazione, forza fisica e recupero. Ecco le 11 strategie suggerite dagli specialisti per dimagrire in modo sicuro e sostenibile dopo i 40 anni.
Strategie di movimento e forza
- Iniziare con Calma e Costanza: Non serve un programma estenuante. Attività semplici come camminare a passo sostenuto per 30 minuti, cinque volte a settimana, sono un ottimo punto di partenza. L’obiettivo è costruire abitudini sostenibili.
- Puntare sullo Strength Training: L’allenamento di forza (con pesi, manubri leggeri o a corpo libero) è cruciale dopo i 40. Aiuta a costruire muscolo, accelerando il metabolismo e contrastando la sarcopenia. Bastano 1-2 sessioni settimanali.
Strategie alimentari e consapevolezza
- Aumentare l’Apporto Proteico: Aumentare le proteine dal 15% al 30% delle calorie totali può potenziare il dispendio energetico legato alla digestione. L’ideale è consumare circa 20-30 grammi di proteine a ogni pasto. Una stima minima è moltiplicare il proprio peso in kg per 1,2 per ottenere i grammi giornalieri consigliati.
- Dare Priorità a Frutta e Verdura: Riempire metà piatto con verdure fresche garantisce un alto apporto di fibre e nutrienti, ma un basso contenuto calorico, facilitando il senso di sazietà.
- Curare il Timing dei Pasti: Una colazione ricca di proteine, fibre e grassi sani aiuta a controllare la fame. È consigliabile evitare snack zuccherati e calorici a tarda sera, che impattano negativamente su glicemia e qualità del sonno.
- Mangiare Lentamente e con Consapevolezza: Praticare l’ascolto dei segnali del corpo (intuitive eating), mettendo giù la forchetta tra un boccone e l’altro, previene l’eccesso di cibo prima che il segnale di sazietà arrivi al cervello.
- Limitare Alcol e Bibite Zuccherate: Queste bevande non solo apportano calorie vuote, ma elevano la glicemia e i livelli di insulina, favorendo l’accumulo di grasso e peggiorando la qualità del sonno.
- Idratarsi Adeguatamente: Bere acqua regolarmente (circa 2,7 litri al giorno) può aiutare a ridurre la fame e supportare la lipolisi (processo di combustione dei grassi).
Strategie di benessere e supporto
- Ridurre lo Stress e Migliorare il Sonno: Lo stress cronico innalza il cortisolo, che è collegato all’accumulo di grasso addominale. Inoltre, dormire meno di 7 ore altera gli ormoni regolatori dell’appetito (grelina e leptina), aumentando il rischio di aumento ponderale.
- Tracciare le Abitudini: Tenere un diario alimentare o utilizzare app di tracking può aumentare la consapevolezza delle proprie scelte, un fattore che, statisticamente, aiuta a perdere peso. È fondamentale, però, prestare attenzione al benessere emotivo se si ha una storia di alimentazione disordinata.
- Cercare Supporto: Avere una rete di sostegno (amici, familiari o partner di allenamento) è un forte motivatore e aumenta le probabilità di mantenere i risultati nel lungo termine.
Quando consultare un medico
Se, nonostante tre mesi di sforzi costanti e mirati, i risultati non arrivano, è fondamentale consultare il proprio medico curante. Sintomi come stanchezza cronica, aumento di peso inspiegabile o difficoltà di concentrazione potrebbero essere spie di disfunzioni tiroidee o altri squilibri ormonali. Un esame del sangue e una valutazione medica sono cruciali per costruire un piano personalizzato e sicuro.