Dopo mesi di relativa calma, il COVID-19 torna a mostrare una crescita significativa dei casi in Italia. Gli esperti attribuiscono questa nuova impennata alla diffusione della variante Stratus (Omicron XFG), un sottotipo altamente trasmissibile già dominante negli Stati Uniti e in rapida diffusione anche in Europa.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato Stratus come “Variant under Monitoring” ed è responsabile di oltre la metà dei casi sequenziati nell’estate 2025. Nata dalla ricombinazione di due lignaggi Omicron (LF.7 e LP.8.1.2), la variante presenta mutazioni della proteina Spike (in particolare 478 e 487) che le conferiscono un notevole vantaggio evolutivo in termini di contagiosità e capacità di eludere l’immunità acquisita con vaccinazioni o infezioni precedenti.
Nonostante non ci siano al momento prove che Stratus sia più aggressiva o causi una maggiore severità clinica rispetto alle altre sottovarianti Omicron, la sua trasmissibilità elevata e una sintomatologia talvolta fastidiosa stanno richiamando l’attenzione sulla gestione della salute pubblica.
Perché i Contagi Aumentano in Questo Periodo
L’aumento dei contagi segue un ormai consolidato andamento stagionale del COVID-19, che vede i picchi concentrarsi tra l’estate e l’inizio dell’autunno. I fattori chiave che favoriscono la circolazione virale includono:
Rientro alla Normalità: La fine delle vacanze e la ripresa delle attività lavorative e scolastiche aumentano le opportunità di contatto.
Ambienti Chiusi: La maggiore permanenza in luoghi chiusi e l’uso dell’aria condizionata facilitano la circolazione del virus.
Immunità Decadente: La progressiva diminuzione della protezione offerta dai richiami vaccinali somministrati nei mesi precedenti.
I Sintomi Caratteristici della Variante Stratus
La sintomatologia legata a Stratus è in gran parte sovrapponibile alle precedenti ondate Omicron, ma i clinici segnalano alcune peculiarità che destano attenzione per l’impatto sulla qualità della vita dei pazienti.
I sintomi più frequentemente riportati includono stanchezza severa, febbre (anche moderata), raffreddore, tosse, mal di testa e dolori muscolari e articolari.
Un elemento ricorrente, sebbene non esclusivo, è il mal di gola descritto informalmente come “gola a lametta” (razor blade throat):
Mal di Gola Intenso: Si tratta di un dolore particolarmente acuto e pungente durante la deglutizione, che, pur non essendo un segnale di gravità, può essere molto debilitante nei primi giorni.
Raucedine/Perdita di Voce: Numerosi pazienti segnalano raucedine o una temporanea perdita della voce come sintomo frequente.
Nei casi in cui il mal di gola sia molto intenso, i medici raccomandano di mantenere un’idratazione costante, utilizzare spray o pastiglie lenitive e umidificare gli ambienti (evitando fumo e alcol).
Quando è Necessario Allertare un Medico
La maggior parte delle infezioni da variante Stratus si risolve spontaneamente, specialmente nei soggetti sani. Tuttavia, è essenziale riconoscere i segnali d’allarme che richiedono un intervento medico urgente:
- Difficoltà respiratorie o dolore toracico persistente.
- Segni di disidratazione grave (confusione, vertigini, bocca secca).
- Febbre persistente oltre i 3-4 giorni.
- Saturazione di ossigeno inferiore al 94% (se si dispone di pulsossimetro).
Per le categorie a rischio – come gli over 65, i pazienti con patologie croniche (diabete, BPCO) o gli immunodepressi – è cruciale contattare il proprio medico in caso di positività per valutare l’avvio di terapie antivirali precoci (come il Paxlovid), che possono ridurre in modo significativo il rischio di ospedalizzazione.
Test, Precauzioni e Nuovi Vaccini
Le autorità sanitarie continuano a raccomandare di testarsi al primo sintomo per proteggere le persone fragili e accedere tempestivamente ai trattamenti. Le precauzioni restano le stesse:
Utilizzo della mascherina FFP2 in presenza di sintomi.
Evitare contatti stretti nei primi 5 giorni dall’esordio dei sintomi.
Aerare gli ambienti e mantenere una rigorosa igiene delle mani.
In vista della stagione 2025-2026, l’EMA ha già raccomandato l’aggiornamento della composizione dei vaccini anti-COVID per coprire ceppi più recenti di Omicron (come JN.1/XBB.1.5). In attesa della nuova circolare ministeriale, le categorie prioritarie per la vaccinazione (anziani, persone con comorbidità, personale sanitario e donne in gravidanza) restano le stesse, con la possibilità di co-somministrazione del vaccino antinfluenzale.