Favara (AG) – Non si fermano le ricerche di Marianna Bello, la madre di 38 anni dispersa da oltre quarantotto ore in seguito al violento nubifragio che ha colpito Favara lo scorso 1 ottobre. Nonostante l’assenza di tracce dirette della donna, il ritrovamento di diversi effetti personali offre un nuovo, seppur drammatico, impulso alle operazioni.
Nelle ultime ore, sul fondo di un canale in via Carlo Salinari, sono stati rinvenuti il cellulare di Marianna, il documento di una delle figlie e una borraccia d’acqua appartenente a uno dei figli. Poco prima, nei pressi del depuratore di Favara, era stata recuperata anche la borsa della donna.
Il ritrovamento in successione di questi oggetti personali fa supporre agli inquirenti di essere vicini a un punto di potenziale interesse, spingendo le squadre a intensificare le attività di scavo e perlustrazione.
Dispiegamento di Forze Senza Precedenti
Le ricerche di Marianna continuano senza sosta da tre giorni con un notevole dispiegamento di mezzi e personale. Le forze dell’ordine – Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza – insieme a Vigili del Fuoco e Protezione Civile, stanno setacciando canali e valloni nella speranza di trovare la 38enne.
Oggi, in particolare, sono entrati in azione mezzi e tecnologie all’avanguardia:
- Droni per la perlustrazione aerea delle aree più impervie.
- Un robot di Aica, in grado di scandagliare i fondali e i cunicoli dei canali.
- Quattro cani molecolari, impiegati per la ricerca su vasta area.
Nonostante la vasta mobilitazione, della donna, travolta dalla furia dell’acqua, non c’è ancora traccia.