È ufficiale: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministero dell’Economia, ha pubblicato il decreto che stabilisce criteri e modalità per accedere al Bonus Elettrodomestici 2025. Il provvedimento, che mira a incentivare l’efficienza energetica domestica, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025.
L’incentivo, erogato tramite voucher, è destinato all’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, a condizione che l’apparecchio sia prodotto nell’Unione Europea e che un dispositivo analogo ma obsoleto venga rottamato.
Sconti, Requisiti di Reddito e Rottamazione
Il contributo è riconosciuto come sconto diretto in fattura da parte del venditore aderente e si applica a un solo elettrodomestico per nucleo familiare.
Sconto Standard: L’importo copre fino al 30% del costo di acquisto, con un tetto massimo di 100 euro.
Sconto Maggiorato: Per i consumatori con ISEE inferiore a 25.000 euro, il massimale dello sconto raddoppia, arrivando a 200 euro.
Una condizione necessaria per ottenere il voucher è la consegna al venditore di un elettrodomestico della stessa tipologia e di classe energetica inferiore. Il venditore sarà poi responsabile per il corretto smaltimento e riciclo dell’apparecchio dismesso.
Le Sette Tipologie di Apparecchi Ammessi
Il decreto ha definito con precisione le sette categorie di grandi elettrodomestici che rientrano nell’agevolazione, imponendo stringenti requisiti di efficienza (basati sulla nuova etichetta energetica):
- lavatrici e lavasciuga con classe energetica A o superiore;
- forni di classe energetica A o superiore;
- cappe da cucina di classe B o superiore;
- lavastoviglie di classe C o superiore;
- asciugabiancheria di classe C o superiore;
- frigoriferi e congelatori di classe D o superiore;
- piani cottura conformi ai limiti previsti dal Regolamento UE 2019/2016.
Modalità di Accesso e Risorse Limitate
Il bonus non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali per il medesimo acquisto. È fondamentale sottolineare che l’accesso all’agevolazione sarà vincolato all’ordine temporale delle istanze e all’effettiva disponibilità delle risorse finanziarie. Per il 2025, è stato istituito un fondo complessivo di circa 50 milioni di euro.
Si attende ora l’adozione dei decreti direttoriali da parte del Ministero delle Imprese, che definiranno gli aspetti operativi cruciali: le tempistiche di attivazione e la durata del voucher, il funzionamento della piattaforma gestita da PagoPA e Invitalia per l’invio delle richieste, e i criteri di monitoraggio dell’agevolazione.