All’indomani delle elezioni regionali, la Lega alza la posta sul dossier fiscale, sfidando gli alleati di maggioranza e rilanciando con forza l’introduzione di un nuovo condono (o definizione agevolata). La mossa arriva in un momento delicato per il Governo Meloni, impegnato nella complessa ricerca delle risorse per la prossima Legge di Bilancio.
Rottamazione-quinquies, i Contorni Ancora da Definire
La certezza, secondo il presidente della commissione Finanze del Senato, il leghista Massimo Garavaglia, è che la rottamazione si farà, trovando spazio all’interno della manovra finanziaria.
“L’unico dato certo è che la rottamazione si fa, ovviamente in manovra,” ha dichiarato Garavaglia. “Al netto di questo dato certo, i contorni sono definiti e definibili sulla base di quello che è l’impianto generale della manovra. Quindi c’è ancora qualche giorno per arrivare alla definizione completa.”
Garavaglia, relatore della proposta originaria (la cosiddetta Rottamazione-quinquies), è consapevole che l’intervento definitivo dell’Esecutivo potrebbe ridimensionare la portata del progetto iniziale.
I Punti Chiave della Proposta sul Tavolo
L’idea, sostenuta con forza da Matteo Salvini e Forza Italia, pur tra i dubbi di altri alleati, prevede una soluzione di favore per le cartelle esattoriali fino al 31 dicembre 2023, con l’obiettivo di incassare solo il debito originario, eliminando sanzioni e interessi.
I cardini della proposta in esame al Senato includono:
Rateizzazione Lunga: Un piano di pagamento spalmato su 120 rate mensili, ovvero 10 anni.
Decadenza Ammorbidita: Il limite per l’inefficacia della rottamazione fissato a otto rate non pagate, anziché una come in passato.
Nonostante l’Agenzia delle Entrate abbia espresso in passato riserve sul provvedimento, la Lega spinge affinché una forma di definizione agevolata rappresenti un punto centrale della prossima Legge di Bilancio.