Per incentivare l’efficienza energetica e lo smaltimento corretto dei vecchi apparecchi, il Governo ha introdotto il Bonus Elettrodomestici, una misura di sostegno che garantisce uno sconto in fattura sull’acquisto di nuovi modelli. Con il decreto attuativo ormai in Gazzetta Ufficiale, è fondamentale conoscere procedure e requisiti per accedere all’agevolazione.
Cos’è e a quanto ammonta il Bonus
Il Bonus Elettrodomestici non è una detrazione fiscale, ma uno sconto immediato applicato dal venditore. L’agevolazione è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico acquistato, con limiti massimi variabili in base alla situazione economica del nucleo familiare:
100 euro: tetto massimo per la generalità dei nuclei.
200 euro: tetto massimo per le famiglie con ISEE inferiore a 25.000 euro.
Il fondo totale ammonta a 50 milioni di euro e il bonus sarà concesso seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande fino all’esaurimento delle risorse (modalità “click day”).
Requisiti chiave per l’accesso
Per ottenere lo sconto, il richiedente deve soddisfare precise condizioni relative alla persona, all’acquisto e all’apparecchio dismesso:
Rottamazione Obbligatoria: È indispensabile consegnare al venditore un apparecchio della stessa tipologia ma di classe energetica inferiore per il corretto smaltimento (RAEE).
Unicità del Beneficio: Ogni nucleo familiare può usufruire del bonus per l’acquisto di un solo elettrodomestico.
Incompatibilità: Il Bonus Elettrodomestici non è cumulabile con altre agevolazioni o benefici che coprono gli stessi costi (ad esempio, il Bonus Mobili e Elettrodomestici legato a ristrutturazioni edilizie).
Elettrodomestici ammessi e vincoli di produzione
L’incentivo copre sette specifiche categorie di prodotti, tutti soggetti a standard minimi di efficienza energetica e all’obbligo di essere stati prodotti in uno stabilimento collocato nell’Unione Europea:
- lavatrici e lavasciuga: di classe energetica non inferiore alla A;
- forni: almeno di classe A;
- cappe da cucina: almeno di classe B;
- lavastoviglie: di classe non inferiore alla C;
- asciugabiancheria: almeno di classe C;
- frigoriferi e congelatori: di classe non inferiore alla D;
- piani cottura: conformi ai limiti previsti dal Regolamento Ue 2019/2016.
Per orientare i consumatori, verrà creato un elenco online aggiornato dei modelli ammessi, basato sulle autocertificazioni fornite dai produttori.
La procedura online: come richiedere il voucher
L’accesso al bonus avverrà tramite una specifica piattaforma informatica gestita da PagoPa.
Accesso e Controlli: Il consumatore (maggiorenne) accederà al portale (probabilmente tramite SPID o CIE). Il sistema effettuerà controlli incrociati e in tempo reale sui dati ISEE (collegandosi all’INPS) e sulla composizione del nucleo familiare (tramite ANPR).
Rilascio Voucher: Se i requisiti sono rispettati, verrà rilasciato un voucher digitale associato al codice fiscale del richiedente, indicante l’importo massimo dello sconto. Questo voucher bloccherà temporaneamente le risorse dal fondo totale.
Validità Limitata: Il voucher avrà una validità limitata nel tempo per evitare che i fondi restino inutilizzati.
Gli obblighi per i venditori
Per partecipare all’iniziativa, i venditori (negozi fisici ed e-commerce) dovranno registrarsi sulla piattaforma dedicata, attestando l’iscrizione al portale telematico per la gestione dei RAEE.
Al momento della vendita, il negoziante accetterà il voucher, applicherà lo sconto in fattura e si impegnerà a farsi carico dello smaltimento dell’apparecchio usato. Il venditore potrà poi richiedere il rimborso dello sconto applicato a Invitalia solo dopo aver caricato la documentazione che attesta il corretto riciclo dell’elettrodomestico ritirato.
Quando sarà attivo il Bonus?
Nonostante la pubblicazione del decreto interministeriale, il Bonus non è ancora operativo.
Sono necessari uno o più decreti direttoriali del MIMIT che definiranno aspetti cruciali come la data esatta di inizio e fine dell’iniziativa, il funzionamento dettagliato della piattaforma PagoPA e la durata specifica del voucher. L’attesa potrebbe protrarsi per alcune settimane, con l’obiettivo di rendere la misura pienamente operativa entro la fine dell’anno.