Modica – Mondadori BookStore e la sua ‘anima’ Piera Ficili, dopo la parentesi a Marzamemi dove la Libraia di Modica, sotto la sua direzione artistica, ha messo la firma a cinque straordinari momenti di letteratura con la presentazione dei libri di Daniele Orazi, Francesca Fagnani, Chiara Francini, Gaetano Savatteri (in anteprima nazionale) e Piero Marrazzo in occasione dell’edizione 2025 del Marzamemi Cinefest, tornano a casa.
E sarà una ‘casa nuova’ per gli eventi Mondadori BookStore visto che i due appuntamenti a cavallo tra fine settembre e primi di ottobre, saranno ospitati nel salone principale della Società Operaia di Mutuo Soccorso di corso Umberto, al civico 157, dove in questi giorni sta riscuotendo un enorme successo una mostra dedicata ai quadri di Renato Guttuso:
“Ringrazio di cuore tutto il direttivo della società operaia ed in particolare il suo presidente Giorgio Solarino, per questa opportunità, per la collaborazione e per la grandissima disponibilità”, dichiara Piera Ficili.
A guidare le due presentazioni sarà Marianna Triberio che sabato 27 settembre, alle 19.30, sarà con il giornalista Attilio Bolzoni per raccontare Immortali (Fuori Scena editore). Perché la mafia è tornata com’era prima di Giovanni Falcone è il sottotitolo di un libro/inchiesta che riaccende i riflettori sul fenomeno criminale, ne sviscera i nuovi contenuti e le nuove forme, continua a raccontarne le malefatte e soprattutto, ridà memoria ad un Paese sempre più intriso di mafia ma dove ci sono sempre meno mafiosi. La Sicilia oggi si mostra felice, esotica, come un’isola da cartolina e Palermo è tornata Palermo.
Ma solo perché non si spara più. I boss più importanti però sono rimasti liberi, spesso incensurati, appoggiati dall’esterno. Una rete di imprenditori e di commercialisti, avvocati, notai, amministratori locali e alti burocrati; broker, negoziatori, esperti del lavaggio del denaro o di architetture finanziarie per nasconderlo: la borghesia mafiosa, quella che comanda oggi in Sicilia. E Attilio Bolzoni racconta l’Italia che ha perso la memoria e lo fa, ripercorrendo gli ultimi dieci anni fatti da una distrazione ormai pervasiva sui media. Per smascherarla.
Mercoledì 1 ottobre, alle 19.00, stesso luogo -il salone della Società Operaia di corso Umberto al civico 157- ancora con Marianna Triberio sarà protagonista Raffaele Alberto Ventura. Saggista, Ventura scrive sul quotidiano Domani e sulla rivista francese Esprit e analizza le contraddizioni della modernizzazione con attenzione agli effetti dell’accumulazione di capitale simbolico e la ricerca del riconoscimento. A lui si deve il merito di avere introdotto nel dibattito pubblico il concetto di ‘classe disagiata’ ovvero la classe media declassata. La conquista dell’infelicità (Einaudi) è la sua ultima opera dove descrive il mondo per il quale siamo stati preparati e che non esiste più. Perchè ora è il tempo della delusione, delle promesse non mantenute. Della classe disagiata come destino dell’Occidente e della rivoluzione che la scuote. Una guida per attraversare tempi difficili e provare ad uscirne migliori ma dove la conquista della felicità pare sempre più lontana. Insomma, quell’idea di un ascensore sociale, che doveva elevare ognuno, si è rivelata un errore logico e un inganno ideologico.
E dobbiamo imparare a convivere con la certezza che nessuno diventerà mai se stesso. E così, in questo libro, Raffaele Alberto Ventura torna a raccontare la classe disagiata, mostrandone le origini e indicandone l’orizzonte tutt’altro che roseo.
-ATTILIO BOLZONI: Immortali (Fuori Scena); sabato 27 settembre, 19.30, Società Operaia Mutuo Soccorso,
corso Umberto 157
-RAFFAELE ALBERTO VENTURA: La conquista dell’infelicità (Einaudi); mercoledì 01 ottobre, 19.00, Società Operaia di Mutuo Soccorso, corso Umberto 157