Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha spento gli entusiasmi su misure chiave come il taglio dell’IRPEF e la rottamazione delle cartelle esattoriali. Parlando alla festa nazionale dell’UDC, il ministro ha chiarito che, sebbene queste restino un obiettivo, la loro attuazione dipenderà da una “lista di priorità” dettata da impegni internazionali e da spese impreviste.
Spese della Difesa e tensioni globali
Giorgetti ha sottolineato che le vicende internazionali, come le spese per la Difesa e il sostegno all’Ucraina, rappresentano un “elemento nuovo” e non “gratuito” che complica il quadro di bilancio. Questo ha reso incerto il percorso della Manovra 2026, che era stata pensata per includere proprio queste misure.
Il ministro ha ribadito la sua linea prudente, definendosi “il freno” che garantisce la sicurezza economica del Paese, senza bisogno di una manovra correttiva. Ha confermato l’obiettivo di “sollievo fiscale” e di tutelare il ceto medio, le famiglie e i lavoratori, in linea con il programma elettorale.
Banche e giudizio di Fitch
Interrogato sulla possibilità di un intervento sulle banche nella Manovra, Giorgetti ha glissato, spiegando che le valutazioni saranno fatte solo quando il quadro delle priorità sarà definito. “Basta aspettare due settimane”, ha detto, aggiungendo di non essere un “dittatore finanziario”, ma un “servitore della volontà politica condivisa”.
Riguardo al giudizio dell’agenzia di rating Fitch, atteso per il prossimo venerdì, il ministro si è mostrato sereno. “L’esaminando deve fare tutto il necessario per fare un buon esame”, ha affermato, mostrandosi fiducioso che l’Italia supererà la prova.
Una riflessione sul ruolo della BCE
Infine, Giorgetti ha espresso una riflessione sul ruolo della Banca Centrale Europea. Pur riconoscendo che la BCE agisce in linea con il suo mandato prioritario di stabilità monetaria, ha suggerito che, di fronte alla “nuova fase” globale, sia necessaria una riflessione più ampia. “La stabilità della moneta non è l’unica variabile”, ha concluso il ministro, ricordando come in passato la BCE si sia dimostrata coraggiosa, citando le parole di Mario Draghi.