Notizie contrastanti emergono sul fronte della “Rottamazione Quinquies”, la quinta versione della misura che consentirà ai contribuenti di saldare i propri debiti fiscali con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Se da un lato la Lega spinge per un provvedimento più vantaggioso e flessibile rispetto al passato, dall’altro le voci di un’applicazione selettiva della sanatoria preoccupano i contribuenti. Sarebbe la prima volta che una rottamazione non si applica indistintamente a tutti.
Le proposte in campo e i vantaggi per i contribuenti
Il Ministro Matteo Salvini e il Ministro Giancarlo Giorgetti hanno messo in luce le intenzioni della Lega: una rottamazione che eliminerebbe sanzioni, interessi e diritti di riscossione. La proposta, in particolare, prevede:
- Rateizzazione estesa: un piano di 120 rate mensili in 10 anni, tutte uguali e senza interessi.
- Maggiore flessibilità: la possibilità di saltare fino a 8 rate senza decadere dal beneficio, un cambiamento radicale rispetto alle edizioni precedenti.
- Niente maxi anticipi: a differenza della “Rottamazione Quater”, non sarebbero previste le due maxi-rate iniziali pari al 20% del debito.
Le resistenze di Fratelli d’Italia e Forza Italia
Le proposte della Lega incontrano resistenze da parte degli alleati di governo. Fratelli d’Italia e Forza Italia temono che la misura possa essere percepita come un favore ai grandi evasori e che abbia un impatto negativo sui conti pubblici, costringendo lo Stato a rinunciare a crediti, sebbene di difficile riscossione.
Per questo, si sta lavorando a soluzioni che rendano la sanatoria selettiva. Una delle ipotesi avanzate dal viceministro all’Economia Maurizio Leo (FdI) è quella di escludere i “recidivi”, ovvero i contribuenti che hanno già usufruito di precedenti rottamazioni ma sono decaduti dal beneficio. Forza Italia, invece, propone di escludere chi ha cartelle di importo inferiore ai 1.000 euro, per i quali si potrebbe pensare a un saldo e stralcio in un’unica soluzione, più rapido e immediato.