Il prossimo anno scolastico, che prenderà il via tra poche settimane, porterà con sé un pacchetto di riforme significative. Dalle nuove regole di comportamento a una stretta sull’uso degli smartphone, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha promosso una serie di cambiamenti che toccano ogni livello, dalla scuola primaria alle superiori.
Stop agli smartphone e più rigore sulla condotta
Una delle novità più attese è il divieto di utilizzare gli smartphone, anche alle superiori. Gli studenti dovranno spegnere o consegnare i dispositivi all’ingresso, secondo le direttive che ogni singolo istituto sta definendo. Sono previste eccezioni solo per studenti con disabilità o per indirizzi di studio a carattere tecnologico.
Altra svolta riguarda la valutazione della condotta. Un voto di 5 comporterà la bocciatura automatica, mentre un 6 richiederà la presentazione di un elaborato critico sulla cittadinanza per essere ammessi alla classe successiva. Anche le sospensioni avranno una funzione più formativa che punitiva, con l’obbligo per gli studenti di partecipare a iniziative di volontariato o a percorsi di riflessione.
Nuovi programmi, educazione affettiva e ritorno al latino
A partire da settembre entreranno in vigore le nuove indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Tra i punti salienti del dibattito ci sono il possibile ritorno del latino alle medie, l’inclusione di testi come la Bibbia o Harry Potter nelle letture consigliate e la reintroduzione delle poesie da imparare a memoria.
Centrale in tutti i gradi scolastici sarà anche l’attenzione ai valori costituzionali e a un nuovo percorso di educazione affettiva, denominato “educazione del cuore”, che punta a prevenire fenomeni come la violenza di genere.
Più tutele per il personale scolastico
Il Parlamento ha approvato una legge che rafforza la protezione del personale scolastico. Le pene per chi aggredisce docenti, dirigenti o altri dipendenti della scuola sono state inasprite. La legge introduce inoltre l’arresto in flagranza (per i maggiorenni) anche per i casi di quasi flagranza.
Una nuova Maturità e altre riforme in discussione
L’esame di Stato si prepara a cambiare volto: il ministro ha annunciato il ritorno alla storica denominazione di “Maturità”. Chi tenterà di boicottare l’esame (ad esempio, non presentandosi all’orale o rifiutandosi di rispondere alle domande) rischierà la bocciatura e la ripetizione dell’anno scolastico.
Tra le riforme in discussione, spiccano:
- Una proposta per sostituire la dicitura “docente di sostegno” con “docente per l’inclusione”, per sottolineare il ruolo centrale di questi insegnanti.
- Un disegno di legge sull’educazione affettiva e sessuale che richiederà il consenso scritto dei genitori per qualsiasi lezione in merito.
- Un provvedimento sugli studenti plusdotati, per identificarli precocemente e offrire loro piani didattici personalizzati, con la possibilità di un salto di classe.