La nuova pace fiscale si prepara a entrare in scena con la rottamazione quinquies, un provvedimento che introduce importanti novità per la gestione dei debiti fiscali. Tra le indiscrezioni che emergono, spicca l’ipotesi di un anticipo obbligatorio per i contribuenti con debiti di grande entità. Questo meccanismo, insieme a un piano di dilazione dei pagamenti più flessibile, mira a rendere la sanatoria più efficace e sostenibile.
Maxi-anticipo come condizione necessaria
Per i debitori con un’esposizione fiscale superiore ai 50.000 euro, l’accesso alla rottamazione quinquies potrebbe essere subordinato al versamento di una “fee”, ovvero un anticipo obbligatorio. Si parla di una maxi-rata iniziale pari al 5% del debito complessivo, che fungerebbe da condizione necessaria per beneficiare degli sconti su sanzioni e interessi. Questa misura è pensata per garantire un impegno concreto da parte dei contribuenti e dare maggiore certezza di incasso allo Stato.
Dilazione dei pagamenti e saldo e stralcio
Il provvedimento, che sarà incluso nella Legge di Bilancio 2026, mira a correggere gli errori delle precedenti rottamazioni. Una delle principali novità riguarda la dilazione dei pagamenti, che potrebbe arrivare fino a 120 rate mensili, rendendole più sostenibili rispetto alle rate trimestrali della rottamazione quater. Si sta inoltre valutando una modifica del meccanismo di decadenza, che attualmente scatta dopo il mancato pagamento di una sola rata.
Parallelamente, per le cartelle di importo ridotto, si sta definendo l’ipotesi di un saldo e stralcio, che permetterebbe di chiudere la posizione debitoria in modo agevolato.
Secondo le dichiarazioni del senatore Massimo Garavaglia, il testo della rottamazione quinquies dovrebbe essere pronto entro il 12 settembre, con l’obiettivo di sanare le cartelle esattoriali a partire da gennaio 2000.