Con la stesura della Legge di Bilancio 2026 alle porte, si intensificano le voci su una nuova rottamazione “quinquies” delle cartelle esattoriali. Il provvedimento, che potrebbe essere presentato a settembre, si preannuncia come un’operazione a due vie, pensata per gestire in modo differenziato i debiti con il Fisco a seconda del loro ammontare.
Saldo e stralcio: soluzione per i piccoli importi
Una delle possibili misure in discussione è il saldo e stralcio per i debiti di importo inferiore a 1.000 euro. L’obiettivo è quello di recuperare liquidità da crediti che, a causa della loro entità modesta, sono spesso difficili da riscuotere, e al contempo agevolare i contribuenti in difficoltà economica. Non sarebbe la prima volta che si ricorre a una formula simile, che permette di sanare la propria posizione senza il pagamento di sanzioni e interessi.
Un’ulteriore evoluzione di questa misura potrebbe essere lo stralcio automatico delle cartelle di importo ridotto. Secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB), il 77% dei debiti fiscali non pagati è inferiore a 1.000 euro. Annullare o scaricare questi crediti, secondo l’UPB, potrebbe portare un vantaggio maggiore per le casse dello Stato rispetto alle definizioni agevolate, consentendo all’Agenzia delle Entrate-Riscossione di concentrare le proprie risorse sui debiti più consistenti.
Rottamazione Quinquies: Maxi Rateizzazione per i grandi debitori
Per le cartelle di importo più elevato, relative al periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, si ipotizza l’introduzione di un piano di maxi rateizzazione che si estenderebbe fino a 120 quote mensili, ovvero 10 anni.
Questa agevolazione sarebbe destinata ai contribuenti con debiti fiscali superiori ai 50.000 euro. L’accesso, tuttavia, sarebbe subordinato a una condizione preliminare: il versamento immediato di un importo pari al 5% del totale dovuto, una sorta di anticipo a garanzia del rispetto del piano di pagamenti.
Rottamazione Quater: ultimi giorni per il pagamento
Nel frattempo, è bene ricordare che il termine per il pagamento della nona rata della rottamazione “quater” è scaduto il 31 luglio. Per chi ha usufruito della riammissione, la scadenza ha riguardato la prima (o unica) rata. Tuttavia, la legge prevede un margine di tolleranza di 5 giorni, il che sposta il termine ultimo per i pagamenti a martedì 5 agosto.
Il mancato versamento, anche parziale, o il superamento del termine di tolleranza, comporta la perdita dei benefici della definizione agevolata. Gli importi già corrisposti verrebbero considerati come un semplice acconto sul debito totale.
Per effettuare il pagamento, sono disponibili diversi canali, tra cui banche, uffici postali, tabaccherie, ricevitorie, sportelli bancomat abilitati e canali telematici di banche e Poste Italiane, oltre al sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e all’app Equiclick.