Si avvicina la data spartiacque per la Rottamazione Quater: il 31 luglio è la scadenza per il versamento della rata in programma, sia per chi è sempre stato in regola sia per chi è stato riammesso ai benefici. C’è un margine di tolleranza fino al 5 agosto, ma cosa accade se il pagamento non è stato effettuato? Le conseguenze vanno oltre la semplice perdita dei benefici, con effetti retroattivi che meritano attenzione.
Decadenza: non solo benefici persi, ma anche effetti sul DURC
Il mancato versamento, anche parziale o in ritardo di oltre cinque giorni, comporta l’automatica decadenza dalla definizione agevolata. In termini pratici, le somme eventualmente già versate verranno considerate un mero acconto sul debito originario, e i termini di prescrizione e decadenza per il recupero delle somme dovute riprenderanno a decorrere.
Questo è particolarmente rilevante per chi ha ottenuto la riammissione entro il 30 aprile scorso. La nuova adesione alla Rottamazione Quater ha infatti consentito a molti di ottenere il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), nonostante la presenza di cartelle da sanare. Tuttavia, il mancato rispetto dell’impegno di pagamento comporta l’annullamento automatico dei DURC già rilasciati, come più volte specificato dall’INAIL.
La strada della rateizzazione ordinaria resta aperta
Nonostante la decadenza dalla Rottamazione Quater, è importante sapere che la strada della rateizzazione ordinaria del debito resta percorribile. A differenza di quanto avveniva con le precedenti definizioni agevolate, i contribuenti che non riescono a rispettare il piano di scadenze della Rottamazione Quater possono comunque richiedere all’Agenzia delle Entrate-Riscossione il pagamento dilazionato del debito, secondo le nuove regole introdotte dal 2025.
Quest’anno ha segnato un percorso di estensione delle possibilità di rateizzazione, che possono arrivare fino a un massimo di 120 rate. Per le cifre inferiori ai 120.000 euro, il numero delle rate dipenderà dalla scelta del contribuente e dalla sua capacità di documentare la propria condizione economica. Questo offre un’importante valvola di sfogo per chi si trova in difficoltà, evitando l’aggravarsi della situazione debitoria.