La Rottamazione quinquies si profila come la prossima grande opportunità per i contribuenti italiani con debiti fiscali. Attesa nella Legge di Bilancio 2026, questa nuova misura di definizione agevolata si rivolgerà a tutti i carichi affidati alla riscossione tra il 2000 e il 31 dicembre 2024, offrendo un piano di pagamento esteso e una maggiore flessibilità.
La novità più rilevante è la possibilità di diluire il pagamento su dieci anni, attraverso un massimo di 120 rate mensili. Questa dilazione mira a rendere l’onere finanziario più sostenibile per i debitori. Un altro aspetto innovativo e rassicurante è la maggiore tolleranza sui mancati pagamenti: la decadenza dal beneficio scatterà solo dopo il mancato versamento di otto rate (anche non consecutive), un notevole allentamento rispetto alle edizioni precedenti che prevedevano la decadenza dopo soli cinque giorni di ritardo.
Criteri di accesso e platea interessata
L’accesso a questa nuova “pace fiscale” non sarà indiscriminato. Si prevede infatti l’esclusione dei debiti inferiori a 1.000 euro, focalizzando l’intervento sui carichi più significativi al fine di garantire la sostenibilità dei conti pubblici. Secondo le stime più recenti, il provvedimento potrebbe coinvolgere un’ampia platea di circa 20 milioni di contribuenti in possesso di cartelle esattoriali. La misura è pensata in particolare per chi si trova in una situazione economica complessa, offrendo un’occasione concreta di regolarizzazione e alleggerendo la pressione fiscale.
Effetti attesi sulle casse dello Stato e dati sul recupero crediti
Il magazzino fiscale italiano ammonta attualmente a circa 1.270 miliardi di euro di crediti non riscossi. Tuttavia, è noto che solo una parte di questa cifra è realisticamente recuperabile. Le proiezioni indicano che la Rottamazione quinquies potrebbe portare nelle casse pubbliche un gettito stimato tra i 5 e i 7 miliardi di euro nei primi tre anni di applicazione.
Una commissione ministeriale è attualmente al lavoro per definire in dettaglio i criteri d’accesso e per massimizzare l’efficacia di questa nuova fase di “pace fiscale”, puntando a soluzioni pratiche e sostenibili per una vasta platea di cittadini e imprese.