Luglio 2025 segna la scadenza del primo ciclo di 18 mesi dell’Assegno di Inclusione (ADI) per molte famiglie, lasciando circa 500.000 nuclei senza sostegno economico. Per far fronte a questa interruzione, il Governo ha annunciato un contributo straordinario una tantum di 500 euro.
Chi beneficia del bonus “Ponte”?
Il bonus non sarà universale, ma mirerà a supportare le famiglie che hanno esaurito i 18 mesi di ADI e che si trovano ancora in una situazione di necessità economica. I criteri principali per l’accesso includono:
- Aver già ricevuto l’Assegno di Inclusione per 18 mesi consecutivi nel 2025.
- Essere in una condizione di bisogno economico certificato.
- Avere residenza stabile e rispettare i requisiti anagrafici simili a quelli previsti per l’ADI.
Questo “bonus ponte” nasce dall’esigenza di evitare un’interruzione brusca degli aiuti per i nuclei più vulnerabili, fungendo da transizione tra due periodi di sostegno economico. Non si tratta di un rinnovo dell’ADI, ma di un’indennità straordinaria per coprire il mese di pausa obbligatorio.
Come funzionerà e quando arriverà?
Il contributo sarà un’erogazione una tantum di 500 euro per nucleo familiare. La gestione spetterà all’INPS, che definirà i criteri e le modalità precise di accredito.
L’erogazione è probabilmente attesa tra luglio e agosto. Per tutti i dettagli operativi e le istruzioni, si attende il messaggio ufficiale dell’INPS.
Rinnovo dell’Assegno di Inclusione: la pausa necessaria
Per le famiglie che hanno terminato i 18 mesi di ADI, è prevista la possibilità di rinnovo, ma non in maniera immediata. Sarà necessario attendere un mese di stop prima di poter presentare una nuova richiesta. Il bonus da 500 euro è stato introdotto proprio per coprire questo “vuoto” economico.
Per il rinnovo dell’Assegno di Inclusione, sarà comunque necessario aggiornare l’ISEE e continuare a rispettare i criteri di base previsti per la misura.
Futuro del sostegno: cosa attenderci da agosto?
Il Governo sta attualmente valutando nuove forme di sostegno per il periodo successivo a luglio, ma ogni eventuale riforma o ulteriore aiuto dipenderà dalla Legge di Bilancio e dai fondi disponibili. Il bonus “ponte” è, dunque, solo un primo passo per affrontare l’emergenza immediata.
Questo contributo temporaneo rappresenta un sollievo per circa mezzo milione di famiglie che rischiano di trovarsi senza supporto a luglio. La sua funzione è quella di “ponte” verso un possibile rinnovo dell’ADI, ma molti aspetti rimangono in attesa di chiarimenti ufficiali da parte dell’INPS.