Ragusa – “Qui la casa continua a bruciare, il bollettino di guerra sulle vittime commerciali e sul disagio sociale nel centro storico superiore, nella fattispecie via Roma, continua purtroppo ad aumentare. Credo che questa, per noi di Italia Viva, sia una situazione veramente spinosa, una situazione che continua ad essere inquietante, purtroppo ancora di più rispetto agli atteggiamenti di lassismo dell’amministrazione comunale”. E’ quanto dichiara il coordinatore cittadino a Ragusa del partito renziano, Filippo Angelica, evidenziando che “gli unici atteggiamenti che si riscontrano da parte dell’amministrazione sono proclami, sono operazioni spot che si spengono poi tristemente come un cerino, riportandoci alla nuda e cruda realtà. Infatti, ogni qualvolta vi è un evento, ogni qualvolta si investono danari per delle manifestazioni importanti, quando si spengono le luci il disastro rimane sotto gli occhi di tutti.
E francamente – ancora Angelica – continuiamo a non comprendere come mai non si dia ossigeno a questa vicenda, come mai non si dia ascolto alle esigenze dei cittadini che restano in attesa degli strumenti di pianificazione e semplificazione urbanistica e normativa, strumenti che continuano a non arrivare”.
“Questa richiesta, invece – spiega ancora Angelica – la facciamo noi di Italia Viva e la facciamo con forza, a tal punto da inviare ai capigruppo del consiglio comunale una istanza ad hoc affinché possa essere chiesta una seduta aperta del civico consesso a cui possano partecipare tutti i partiti presenti in città, le rappresentanze delle associazioni di categoria e dei sindacati. L’auspicio è che possa esserci una larga partecipazione perché fin quando non si comprende che occorre la responsabilità di adottare atti politici per rigenerare e riqualificare questa parte della città che ha bisogno di grandi attenzioni, allora sì rimarremo in mezzo a una strada. Direi che tra l’altro non c’è neppure bisogno di inventarsi nulla ma copiare quello che molti sindaci del Sud Italia hanno capito prima e hanno poi attuato, da Enzo Bianco a Leoluca Orlando, giusto per citare alcuni esempi di qualche anno fa.
Se non si riqualifica, se non si rendono competitivi i centri storici che poi rappresentano l’identità di un territorio, se non si dà ossigeno a queste parti del territorio urbano, se non le si rende competitive, allora è inutile parlare di turismo, di accoglienza, di cultura.
Non si va da nessuna parte. In un momento di forte crisi economica, di crisi occupazionale, non potere contare sulla competitività di una parte così importante del territorio urbano è una perdita economica rilevante, viene messa a repentaglio la crescita del Pil economico. Ed ecco perché ci sentiamo di dire ai nostri concittadini, ai commercianti, agli operatori economici in genere di partecipare in massa alla seduta aperta del civico consesso, di fare sentire la propria voce, perché qui si sta parlando del futuro dei nostri giovani, del futuro della nostra città, e non si può rimanere immobili, non si può rimanere inerti, di fronte a una situazione del genere”.
“Per quanto riguarda l’amministrazione comunale – afferma ancora Angelica – mi sento solo di aggiungere che tutte queste chiacchiere non servono ad alcunché. Il fatto di tenere nel cassetto tutte quelle norme che permetterebbero alle giovani coppie di semplificare le costruzioni edilizie, di vivere meglio in centro storico, risulta incomprensibile. Senza semplificazione, senza facilitazioni anche tributarie, il ripopolamento del centro storico non avverrà mai. Lo si può dire e volere solo a parole, ma i fatti vanno in un’altra direzione e dicono altro. E così, naturalmente, non può andare”.