Catania – Non emerge ancora un movente chiaro nell’omicidio commesso ieri sul lungomare Ognina di Catania di Santo Salvatore Giambattista Re, il pasticcere di 30 anni ferito mortalmente a coltellate da John Obama, posteggiatore abusivo di 37enne dello Zimbabwe senza permesso di soggiorno.
L’assassino, fermato dopo un tentativo di fuga da agenti delle Volanti della Questura, ha motivato il gesto con frasi ‘senza senso’, fornendo una ricostruzione ritenuta ‘farneticante’.
La Procura di Catania, con il pool coordinato dall’aggiunto Fabio Scavone, ha disposto l’arresto del 37enne per omicidio volontario aggravato e in giornata depositerà gli atti nella segreteria del gip per la convalida del provvedimento.I magistrati conferiranno l’incarico per l’autopsia al professore Cristoforo Pomara.
La nota pasticceria Quaranta, dove la vittima, che era cognato del titolare, lavorava, ha annunciato, su Facebook, che “rimarrà chiusa per lutto fino a domenica 1 giugno, evaderemo esclusivamente le prenotazioni già prese, vi ringraziamo per la vicinanza mostrataci in queste difficili ore”.
tanti i messaggi di cordoglio sui social per la tragica morte del 30enne: “Massima solidarietà alla famiglia di Santo Re – scrive Alberto – (lascia una moglie ed una bimba di 4 mesi) ed alla famiglia Quaranta (Santo era cognato del titolare)… nonché a tutti i dipendenti, la cui disperazione si legge negli occhi, di questa fantastica azienda… fiore all’occhiello della nostra città. Santo ha chiesto aiuto a loro, esalando l’ultimo respiro proprio dentro la pasticceria. Questi sono i fatti che mi fanno odiare la mia città”.