Scicli – Si dovranno attendere gli esiti dell’esame del DNA per avere la certezza scientifica sull’identità del corpo carbonizzato ritrovato dopo il tragico incidente stradale di sabato 3 maggio lungo la circonvallazione di Donnalucata e poter così dare il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia di Edoardo Miceli per la celebrazione dei funerali. Ieri sera, presso l’obitorio del cimitero di Scicli, il medico legale Giuseppe Algieri ha eseguito l’autopsia incaricata dal sostituto procuratore Monica Monego.
La tragedia si è consumata nel pomeriggio di sabato 3 maggio, intorno alle 16:30, quando la Peugeot 208 condotta dal ventiseienne di Scicli, Edoardo Miceli, ha improvvisamente sbandato sulla circonvallazione di Donnalucata, in contrada Timperosse. L’auto ha invaso la corsia opposta, scontrandosi lateralmente con una Fiat Cinquecento guidata da una ventitreenne di Scicli, rimasta ferita in maniera non grave. Dopo aver urtato un guardrail, la vettura di Miceli è finita in un fossato e ha preso fuoco, intrappolando il giovane all’interno e causandone la morte per carbonizzazione.
Nonostante l’auto fosse di proprietà di Miceli e gli elementi raccolti sul luogo dell’incidente suggeriscano che fosse lui alla guida, la Procura ha disposto l’esame del DNA per una conferma scientifica dell’identità della vittima, dato lo stato dei resti che non consentono un riconoscimento visivo. Edoardo Miceli lavorava come operaio presso il mercato ortofrutticolo di contrada Spinello a Donnalucata.
Parallelamente, proseguono le indagini della polizia locale di Scicli, coordinata dal comandante Maria Rosa Portelli. Gli agenti stanno analizzando attentamente le immagini di videosorveglianza della zona e i rilievi effettuati sul luogo dell’incidente, con particolare attenzione a eventuali segni di frenata e alla ricostruzione della velocità dei veicoli coinvolti.
Sul posto erano intervenuti anche i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Modica. Le squadre dei vigili del fuoco di Ragusa e Modica, dopo aver messo in sicurezza l’area, hanno provveduto al recupero della salma, una volta ricevuto il via libera dalla Procura, e alla rimozione della Peugeot con l’ausilio di un’autogru.