Confeserfidi chiude l’esercizio 2024 con risultati economici e patrimoniali di rilievo, confermando un percorso di sviluppo solido e coerente con la propria missione di sostegno alle piccole e medie imprese italiane. Il bilancio, approvato il 6 Maggio dall’assemblea dei soci, evidenzia una crescita significativa dei volumi intermediati, un miglioramento della qualità del credito, il rafforzamento della struttura patrimoniale e un’elevata efficienza gestionale.
“Con 14.013 soci, in aumento del 19,36% rispetto al 2023 e oltre 354 milioni di euro di crediti in essere, Confeserfidi si afferma oggi tra i principali attori nazionali del credito alle PMI” ha dichiarato l’Amministratore delegato Dott. Bartolo Mililli. “Il nostro impegno quotidiano si traduce in risultati concreti: nel 2024 abbiamo perfezionato 1752 operazioni, con un incremento del 76% grazie alla preparazione dei nostri consulenti commerciali e al progetto Crescitalia, che ha trainato un aumento del 250% nelle erogazioni dirette”. A queste performance si somma il completamento della fusione per incorporazione di Confidi Lazio, che ha rafforzato la presenza di Confeserfidi nel Centro-Sud Italia, confermandone la leadership territoriale. Sul piano reddituale, la società ha registrato un utile d’esercizio di 1,4 milioni, un incremento del margine di intermediazione e una riduzione del cost to income che si attesta al 72,15%, indicatori di un’efficienza gestionale in costante miglioramento.
La Responsabile Area Amministrazione e Finanza, Dott.ssa Angela Amato, ha sottolineato come “la crescita del patrimonio netto, salito a 28,19 milioni di euro (+19,6% rispetto al 2023), e l’aumento del Total Capital Ratio al 29,50%, ampiamente al di sopra degli standard minimi previsti dalla normativa della Banca d’Italia, siano espressione di una gestione prudente ma dinamica, capace di sostenere nuove operazioni a favore del tessuto produttivo”. Attualmente, Confeserfidi dispone di un’eccedenza patrimoniale di oltre 22 milioni di euro, pronta a essere reinvestita in progetti di sviluppo e supporto finanziario alle imprese.
L’attività è stata particolarmente rilevante nelle regioni del Centro-Sud Italia, con il Lazio al 30,94% delle operazioni, determinata dalla fusione per incorporazione di Confidi Lazio e seguita da Sicilia (26,31%) e Campania (25,11%). A ciò si aggiunge una robusta mitigazione del rischio, con il 96,31% dei crediti assistiti dalla garanzia del Fondo Centrale di Garanzia.
Ma non si tratta solo di numeri, Confeserfidi continua a investire in una politica aziendale che rispetta e osserva i criteri Environment, Social, Governance e che ha permesso, grazie quanto seminato lo scorso anno, di ottenere, di recente, il Rating ESG Classe Gold da parte della Società di Rating ESG Portal. Conferma di un costante e convinto impegno per la sostenibilità e la responsabilità d’impresa. “E’ il riflesso – afferma il Dott. Roberto Giannone, presidente di Confeserfidi – degli sforzi sostenuti nell’adozione di pratiche responsabili e sostenibili coniugando performance economica e impatto positivo sulla società e sull’ambiente, portando valore e divenendo modello per tutte le altre realtà che misurano le proprie performance ESG su obiettivi di medio-lungo periodo”.
L’Amministratore Delegato Dott. Bartolo Mililli ha voluto, infine, evidenziare la visione strategica che Confeserfidi ha intrapreso da tempo: “Intendiamo rafforzare ulteriormente il nostro modello operativo attraverso dei pilastri costanti: adozione dell’intelligenza artificiale, efficientamento dei processi aziendali e sviluppo di nuovi prodotti e servizi finanziari pensati per le PMI. Investiremo ancora in digitalizzazione e formazione, mantenendo la relazione umana come elemento centrale della nostra offerta”. Il Dott. Mililli ha infine ribadito l’impegno per l’innovazione responsabile: “Siamo pronti a cogliere le opportunità dell’evoluzione normativa e tecnologica, per continuare a essere un punto di riferimento stabile e credibile nel sistema della garanzia e del credito”.