Come di consueto all’inizio del mese, facciamo il punto sui pagamenti dell’Assegno unico universale (AUU), un sostegno economico fondamentale per molte famiglie italiane, specialmente per i nuclei più numerosi dove rappresenta una voce significativa del bilancio.
L’erogazione dell’Assegno unico si conferma piuttosto regolare anche quest’anno. L’INPS ha generalmente stabilito un’unica data di pagamento mensile, apportando variazioni solo in circostanze specifiche, come in concomitanza con giorni festivi. Per il mese di maggio 2025, non si prevedono particolari eventi che possano influire sul consueto calendario dei pagamenti INPS.
Quando arriva l’Assegno unico universale a maggio?
Salvo eccezioni, l’accredito dell’Assegno unico universale relativo alla mensilità corrente è previsto per martedì 20 maggio. Come comunicato dall’INPS nei mesi precedenti, l’AUU viene erogato mensilmente entro il giorno 20, al fine di garantire la disponibilità dei fondi in prossimità di tale data.
Un discorso diverso riguarda coloro che, nel corso dell’ultimo mese, hanno subito variazioni che incidono sull’importo della prestazione. Ciò può verificarsi, ad esempio, in caso di presentazione di un nuovo ISEE (pensiamo a chi ha beneficiato dell’esclusione dal patrimonio mobiliare degli investimenti in titoli di stato, libretti di risparmio e buoni fruttiferi fino a 50.000 euro) o quando uno dei figli diventa maggiorenne, comportando una riduzione dell’importo del sostegno. In queste situazioni, l’Assegno unico viene accreditato in un secondo momento, generalmente nell’ultima settimana del mese, ovvero tra il 26 e il 30 maggio.
Ancora tempo per recuperare gli arretrati
Ricordiamo che lo scorso 28 febbraio è scaduto il termine per il rinnovo dell’ISEE al fine di beneficiare dell’importo corretto dell’Assegno di inclusione. Per coloro che non hanno effettuato questo aggiornamento, l’importo della prestazione è stato ridotto, a partire da marzo, al minimo previsto dalla tabella aggiornata.
Tuttavia, l’INPS concede tempo fino al 30 giugno per presentare l’ISEE 2025 e recuperare gli arretrati relativi alle mensilità precedenti. Una volta rinnovato l’ISEE entro questa scadenza, si procederà al ricalcolo della prestazione a partire da marzo, e tutte le somme non erogate verranno “rimborsate” in sede di conguaglio. È quindi consigliabile affrettarsi, dato che mancano circa due mesi per non perdere somme spettanti di diritto.
Assegno unico: la novità per i nati nel 2025
Infine, è importante sottolineare una novità introdotta quest’anno: per i figli nati, affidati o adottati a partire da gennaio 2025, all’Assegno unico si aggiunge un’ulteriore prestazione. Si tratta di una sorta di “bonus bebè”, denominato bonus nuovi nati, che riconosce un assegno di 1.000 euro (erogato in un’unica soluzione) alle famiglie con ISEE fino a 40.000 euro.
Questo bonus è compatibile e cumulabile sia con l’Assegno unico che con il premio nascita già esistente. Ricordiamo, infatti, che in fase di prima liquidazione spettano anche due mensilità extra, relative agli ultimi due mesi di gravidanza. A ciò si aggiunge la maggiorazione del 50% dell’AUU, valida fino al compimento di un anno di età del figlio, o fino a 3 anni nel caso di nuclei familiari con almeno 3 figli minori. Inoltre, ai fini della verifica del limite ISEE per beneficiare del bonus nuovi nati, non si tiene conto delle somme erogate come Assegno unico, facilitando così l’accesso al beneficio per un numero maggiore di famiglie.