ROMA – Il tema delle Politiche Migratorie si conferma uno dei nodi cruciali della campagna elettorale italiana. Le recenti dichiarazioni del ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, rilasciate durante la trasmissione “La corsa al voto” su La7, hanno riacceso il dibattito sulla gestione dei flussi e sulla redistribuzione europea.
Di Maio ha espresso una netta preoccupazione riguardo la potenziale vittoria delle forze politiche guidate da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. La sua analisi si concentra sul meccanismo di redistribuzione dei migranti all’interno dell’Unione Europea.
La Posizione di Di Maio sulla Redistribuzione e le Politiche Migratorie Europee
“Il tema delle politiche migratorie resterà cruciale: attualmente i migranti che arrivano in Italia vanno redistribuiti nel resto d’Europa. Se dovessero vincere Salvini e Meloni non sarà più così, perché Orban e gli alleati della Meloni non vogliono le redistribuzioni. Questo significa che se arrivano i migranti, ce li dobbiamo tenere.”
Il leader di Impegno Civico sottolinea come l’attuale sistema, sebbene imperfetto, consenta un alleggerimento del peso sui confini italiani grazie agli accordi di ricollocazione. Una linea politica diversa, sostenuta da alleati europei contrari a tali patti, metterebbe l’Italia nella condizione di dover gestire da sola tutti gli sbarchi.
Blocco Navale e Ruolo Cruciale delle ONG: I Punti di Scontro sulle Politiche di Accoglienza
Di Maio ha inoltre smontato due proposte spesso avanzate dalle destre: l’efficacia immediata del blocco navale e la demonizzazione delle ONG.
Riguardo l’idea di un blocco navale in accordo con i Paesi di provenienza, il ministro ha sollevato seri dubbi sulla fattibilità operativa: “Ma di cosa stiamo parlando? Alcuni di questi Paesi non hanno neanche un governo riconosciuto e sono instabili”. La sua risposta evidenzia la complessità geopolitica della regione, dove l’instabilità politica rende inattuabili accordi bilaterali rapidi e duraturi per la gestione dei confini marittimi.
In merito alle Organizzazioni Non Governative, il giudizio del leader di Impegno Civico è stato chiaro e di supporto: “Le ONG svolgono un ruolo fondamentale, poi se ci sono delle irregolarità vanno perseguite”. Questa presa di posizione riconosce il ruolo umanitario svolto nel Mediterraneo, distinguendo l’operato delle organizzazioni dal perseguimento di eventuali illeciti.
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(ITALPRESS).




