A partire dal 1 gennaio 2026, la Legge di Bilancio introduce un’importante novità nella gestione delle entrate locali: la possibilità per Comuni e Regioni di attivare autonomamente una “rottamazione locale”. Questa misura permetterà di sanare i debiti relativi ai tributi locali attraverso la riduzione o l’annullamento di sanzioni e interessi.
Si tratta di una facoltà, non di un obbligo: ogni ente deciderà in autonomia se adottare la definizione agevolata e quali condizioni applicare.
I Tributi interessati dalla sanatoria
L’ iniziativa riguarda i tributi propri degli enti locali, i cui tassi di evasione sono storicamente alti. Potranno essere sanati:
- IMU (sulle seconde case) e TARI
- Bollo auto e moto
- Sanzioni per violazioni del Codice della strada (limitatamente all’importo della sanzione, senza recupero dei punti patente)
- Imposta di soggiorno
- ICP imposta Comunale sulla Pubblicità
- Canoni per l’occupazione di suolo pubblico
Esclusioni: sono escluse le addizionali Irpef, l’Irap e i debiti già oggetto di altre definizioni fiscali non perfezionate.
Contesto critico: l’evasione locale
La novità nasce dall’urgenza di recuperare l’enorme massa di crediti non riscossi che grava sui bilanci degli enti locali. Al 31 gennaio 2025, il residuo dei carichi affidati alla riscossione ammonta a circa 1.280 miliardi di euro a livello nazionale.
Di questo totale, i tributi locali non recuperati ammontano a circa 41,97 miliardi di euro (27,61 miliardi per i Comuni e 14,81 miliardi per Province e Regioni).
Tributi essenziali come IMU e TARI coprono quasi l’80% delle entrate comunali e sono anche tra i più evasi. Ad esempio, nel 2023, solo 5,9 miliardi di euro sono stati riscossi a fronte di un gettito Tari potenziale di 10 miliardi. Recuperare parte di questo tax gap è fondamentale per finanziare i servizi pubblici.
Il fallimento dei vecchi sistemi di recupero
L’ iniziativa legislativa è una risposta diretta all’inefficacia dei precedenti sistemi di recupero. L’ANCI Associazione Nazionale Comuni}$ Italiani in audizione al Senato ha definito “insufficiente” l’attuale servizio reso dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione AdER per il recupero dei crediti di minore entità, tipici delle quote affidate dai Comuni.
La rottamazione locale mira a superare queste difficoltà, offrendo agli enti uno strumento diretto e flessibile per recuperare risorse essenziali.



