Con l’inserimento nella Legge di Bilancio 2026 (approvata in Consiglio dei Ministri il 17 ottobre) prende forma la Rottamazione quinquies, la nuova definizione agevolata destinata ad alleggerire il carico dei debiti fiscali e previdenziali.
La misura consente di sanare le cartelle esattoriali affidate all’Agente della Riscossione fino al 31 dicembre 2023, ampliando l’orizzonte temporale rispetto alle edizioni precedenti.
Funzionamento e contribuenti ammessi
La quinquies si configura come una sanatoria per chi ha omesso i versamenti delle imposte pur avendo presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi.
- Cosa si Paga: I contribuenti sanano il debito originale (capitale) e le spese di notifica/procedura, ottenendo l’azzeramento di sanzioni e interessi di mora.
- Esclusioni: Restano fuori le cartelle derivanti da accertamenti fiscali (il focus è sui debiti da dichiarazione) e, in una clausola che sta suscitando dibattito, i contribuenti che sono in regola con la precedente Rottamazione quater (non possono migrare).
- Flessibilità sulla Decadenza: Le regole sulla decadenza si fanno più elastiche: la perdita del beneficio scatta solo in caso di mancato pagamento di due rate (anche non consecutive), e non più anche per la singola omissione.
Il Piano di Rientro: durata e vantaggi
Il piano di rateazione è il punto di maggiore novità e vantaggio per il contribuente in termini di flessibilità:
- Durata: Il debito può essere spalmato su nove annualità, contro i cinque anni della quater.
- Rate: Si prevedono 54 rate bimestrali, con la prima scadenza fissata a luglio 2026 e l’ultima a maggio 2035.
- Importo delle Rate: A differenza delle edizioni passate (come la quater che prevedeva le prime due rate maggiorate), la quinquies prevede rate di pari importo per l’intera durata del piano.
Attenzione: A fronte della lunga rateazione, sulla somma dovuta sarà applicato un interesse del 4% annuo.
Riepilogo delle differenze: Quater vs Quinquies
| Caratteristica | Rottamazione Quater | Rottamazione Quinquies |
| Periodo Debiti | Fino al 30 giugno 2022 | Fino al 31 dicembre 2023 |
| Durata Rateazione | 5 anni 18 rate | 9 anni 54 rate) |
| Frequenza Rate | Trimestrale | Bimestrale |
| Ripartizione Rate | Prime due rate maggiori (10% cad.) | Tutte di pari importo |
Il DdL è ora atteso in Parlamento per l’iter di discussione, che dovrà concludersi entro il 31 dicembre per l’entrata in vigore al 1 gennaio 2026.




