La Rottamazione quinquies, inserita nel Disegno di Legge di Bilancio 2026 approvato il 17 ottobre, delinea un nuovo perimetro per la definizione agevolata dei debiti. Questo “nuovo condono fiscale” si concentra sui debiti affidati all’Agenzia delle entrate-Riscossione (ex Equitalia) nel lungo arco temporale che va dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2023.
Ambito di applicazione: debiti ammessi
La quinquies è pensata specificamente per i contribuenti che, pur avendo presentato regolarmente le dichiarazioni, risultano con omessi versamenti. La sanatoria copre:
Omessi Versamenti di Imposte: Riferiti a imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e da attività di liquidazione automatica 36 bis, 54 bis) e controllo formale (36 ter, 54 ter).
Omessi Contributi INPS: I contributi previdenziali dovuti all’INPS, ma con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento.
Si presume che per i carichi previdenziali saranno ammessi gli avvisi bonari INPS o gli avvisi di addebito per omissione contributiva, a condizione che il recupero sia già stato affidato all’ADER.
I Benefici Riconosciuti
Il meccanismo ricalca le precedenti sanatorie, garantendo consistenti vantaggi al contribuente che aderisce presentando istanza entro il 30 aprile 2026:
Cancellati: Sanzioni, interessi (inclusi quelli per ritardata iscrizione a ruolo), somme aggiuntive su crediti previdenziali e l’aggio di riscossione.
Da Pagare: Solo l’importo capitale (imposte/contributi), le spese per procedure esecutive, le spese di notifica della cartella ed eventuali interessi di dilazione al 4% (in caso di rateazione del debito).
Gli Ammessi e la Beffa della Quater
La quinquies ha un’impostazione largamente inclusiva verso chi ha avuto problemi con precedenti sanatorie:
Riammessi: Possono accedere i contribuenti che avevano aderito (e successivamente sono decaduti) alla prima rottamazione, alla bis, alla ter e al c.d. saldo e stralcio.
Ammessi i Decaduti Recenti: Sono ammessi anche i debiti oggetto di istanza di Rottamazione quater o riammissione alla quater, purché l’inefficacia si sia determinata prima del 30 settembre 2025.
Qui sorge il punto più controverso e “beffardo” della bozza: l’Esclusione degli “Spremonauti”
Coloro che alla data del 30 settembre 2025 risulteranno in regola con i pagamenti della Rottamazione quater (anche post riammissione) non potranno sfruttare la nuova sanatoria.
Questa previsione impedisce ai contribuenti virtuosi di migrare dalla quater alla quinquies per beneficiare delle eventuali 54 rate bimestrali più vantaggiose previste dal nuovo Disegno di Legge di Bilancio 2026, creando una disparità di trattamento discutibile.
Trattandosi di una bozza in discussione (articolo 23 del DdL), il testo è ancora soggetto a possibili modifiche fino all’approvazione definitiva entro il 31 dicembre prossimo.