Con l’arrivo della Legge di Bilancio 2026 si fa sempre più concreta l’ipotesi di una nuova Rottamazione Quinquies. Questa quinta edizione della sanatoria per le cartelle esattoriali si annuncia però più rigida e selettiva rispetto al passato, con l’obiettivo dichiarato di escludere i “furbetti” e i contribuenti seriali.
Le nuove regole e chi rischia l’esclusione
Le anticipazioni dal dibattito politico confermano che l’accesso alla misura non sarà più garantito a tutti. Il nuovo disegno di legge punta a penalizzare chi, in passato, ha sfruttato le rottamazioni senza mai onorare realmente i propri debiti fiscali.
Nello specifico, la sanatoria sarà negata a:
- Gli “utilizzatori seriali”: I contribuenti che hanno aderito a ogni precedente Rottamazione senza mai chiudere la loro posizione debitoria, utilizzando la misura unicamente per bloccare pignoramenti o fermi amministrativi.
- I decaduti per inadempienza: Tutti coloro che, pur avendo aderito a piani di rientro precedenti, non hanno rispettato le scadenze e non sono riusciti a estinguere il debito.
Questa stretta vuole inviare un messaggio chiaro: le sanatorie non sono più strumenti per guadagnare tempo, ma opportunità riservate a chi ha la concreta intenzione di regolarizzare la propria posizione fiscale. Il Fisco, in sostanza, intende premiare l’affidabilità e la buona fede.
Un’opportunità per i contribuenti responsabili
Nonostante i nuovi paletti, la Rottamazione Quinquies offrirà ancora condizioni agevolate a chi ha sempre dimostrato serietà. Per questi contribuenti, l’adesione rappresenterà un’occasione per porre fine a contenziosi aperti e sanare definitivamente la propria posizione con l’Erario.
Al momento, si attendono ulteriori dettagli sulla misura, ma è chiaro che il governo intende rafforzare la cultura della responsabilità fiscale.