Ragusa – Il conflitto armato tra Israele e Hamas, iniziato nell’ottobre 2023 va avanti senza esclusione di colpi, e con un impatto devastante soprattutto sulla popolazione civile di Gaza che, a causa del blocco totale degli aiuti umanitari imposto da Israele, sta pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane. Lo scontro ha origini lontane e vede come protagonisti due popoli contrapposti che rivendicano il medesimo territorio per ragioni diverse: gli israeliani ritengono la Palestina il luogo di nascita del popolo ebraico ed i palestinesi ritengono di aver abitato il territorio prima degli israeliani e di esserne stati cacciati con la forza.
“Noi giovani di Europa Verde Ragusa- dichiara Rita La Terra co portavoce provinciale giovani – quali che siano le ragioni dello scontro o le motivazioni che hanno provocato da ultimo l’ennesima scintilla bellica, urliamo a gran voce BASTA a questo indiscriminato, cieco e sproporzionato massacro di civili e di bambini tra la popolazione di Gaza. Certo Hamas ha commesso il grave crimine di innescare la scintilla bellica a cui però il governo israeliano ha risposto, e sta rispondendo, con barbarie indicibili, distruggendo e moltiplicando a dismisura il numero dei morti, dei feriti, dei profughi e dando prova di come la guerra può imbruttire l’essere umano, trasformandolo in abominevole creatura capace di perpetrare le più disparate atrocità anche a danno di persone innocenti.
Questo è terrorismo, è genocidio, è crimine di guerra, e non ha nulla a che vedere con l’aspirazione ed il diritto di un popolo ad avere una patria ed un proprio territorio. A Gaza vince solo la fame che viene utilizzata da Israele come arma di guerra: gli aiuti umanitari continuano ad essere bloccati, otto famiglie su dieci non sono in grado di accedere al cibo, all’acqua potabile, a medicine e ciò sta causando malnutrizioni e morti tra la popolazione e soprattutto tra i bambini.”
Noi giovani di Europa Verde Ragusa siamo fermamente convinti che in questo scenario, a dir poco incoraggiante, è necessario che la comunità internazionale si attivi immediatamente per un cessate il fuoco permanente al fine di consentire un accesso immediato a cibo, acqua, medicinali, ripari e carburante per la popolazione stremata di Gaza. Ad un vero e proprio “cessate il fuoco” dovrebbe seguire subito dopo, sempre con il sostegno della comunità internazionale, una soluzione che affronti e aiuti a risolvere le cause che ci hanno portato fin qui, altrimenti l’orrore a cui abbiamo assistito fino ad oggi riprenderà presto. In ultimo è imprescindibile, al fine di ristabilire la pace, che tutti gli ostaggi israeliani e i prigionieri palestinesi detenuti illegalmente vengano immediatamente rilasciati, e che tutte le parti coinvolte siano chiamate a rispondere delle atrocità commesse fino ad oggi, nel pieno rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani.