Ragusa – L’approvazione del nuovo Piano Regolatore Generale (il precedente risaliva al 1976) da parte del consiglio comunale di Ragusa ha tenuto banco nella discussione politico-amministrativa della settimana scorsa. Sul risultato raggiunto dopo lunghi mesi di discussione e di tappe obbligate abbiamo letto le dichiarazioni ufficiali del sindaco Peppe Cassì e del suo vice nonché assessore ai lavori pubblici Gianni Giuffrida, seguite da quelle di due consiglieri comunali fedelissimi del sindaco e della maggioranza, ovvero, nell’ordine, di Salvatore Battaglia e di Daniele Vitale. Ma anche il Partito Democratico ed il suo gruppo consiliare, affiancati dal movimento Territorio hanno voluto dire la loro, scegliendo il metodo di una conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi. Scopo precipuo dell’incontro con gli organi di informazione locali quello di rivendicare il ruolo decisivo dei dem nel travagliato iter procedurale, esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto ma anche richiedere con forza il Piano Particolareggiato del Centro Storico. Tutti temi ricapitolati in una nota stampa diffusa dopo l’incontro con la stampa. Nota che riportiamo integralmente.
PRG Ragusa, Partito Democratico e Territorio: “Nostro ruolo determinante. Ora attenzione al Piano Particolareggiato dei Centri Storici”
In una conferenza stampa, il Partito Democratico e il movimento Territorio hanno illustrato con orgoglio il proprio ruolo determinante e responsabile nell’approvazione del nuovo Piano Regolatore Generale (PRG) della città di Ragusa.
“L’approvazione dello strumento urbanistico è avvenuta unicamente grazie alla presenza in aula e al voto dei consiglieri del Partito Democratico e del movimento Territorio – ha dichiarato il capogruppo PD Peppe Calabrese – dato che la maggioranza, infatti, non avrebbe avuto i numeri necessari a causa di diverse incompatibilità. Senza il nostro aiuto, del PRG avrebbe dovuto occuparsene un commissario nominato dalla Regione, con i rischi che ciò avrebbe comportato.
Ma il nostro – ha sottolineato l’esponente dem – non è stato un aiuto all’amministrazione Cassì, ma un preciso atto di responsabilità nei confronti della città di Ragusa”.
Secondo il Partito Democratico e il movimento territorio “il Piano approvato – ha spiegato la segretaria cittadina del movimento Territorio Raimonda Salamone – è profondamente diverso e notevolmente migliorato rispetto alla proposta iniziale proveniente dalla Giunta. Il PRG finale è stato infatti fortemente condizionato dalla nostra azione politica, grazie all’approvazione di decine di emendamenti (circa 40) che ne hanno completamente modificato l’impostazione originaria. Per esempio, nonostante l’amministrazione Cassì abbia sostenuto il principio di consumo di suolo zero, ciò non rispondeva minimamente a quanto previsto nel Piano. Con il nostro contributo possiamo dire ora che la previsione di consumo di suolo è nettamente inferiore rispetto a quanto calcolato all’inizio”.
“Infatti – ha aggiunto Calabrese – sono stati bloccati gli aumenti di cubature e l’occupazione di aree agricole sia per edilizia civile che commerciale o turistico-ricettiva, portando al minimo il consumo di suolo per le attività turistiche. In particolare, a Marina di Ragusa, è stata stoppata la speculazione legata alla proliferazione di ‘finte case vacanze’ (strutture turistico-ricettive a gestione separata, tipo TR2). Si è imposta una linea chiara per la realizzazione di strutture ricettive alberghiere (TR1) a gestione unitaria, sviluppate in altezza (massimo 15 metri, cubatura 0,75 m²/m³) e senza consumo di suolo aggiuntivo. Sono stati eliminati migliaia di metri quadrati che l’amministrazione proponeva per lo sviluppo turistico orizzontale nell’area alta (vicino alla circonvallazione), mantenendoli agricoli. Invece, ora il piano prevede la realizzazione di tre alberghi strategici (uno sopra il porto, uno nella zona di Maulli e uno a Punta di Mola) per favorire la destagionalizzazione del turismo con offerte congressuali e culturali, attirando tour operator. Un altro risultato di fondamentale importanza per Marina di Ragusa è la modifica di una scheda norma sopra l’ingresso del porto che consentirà la realizzazione di un mega parcheggio, indispensabile per decongestionare la frazione e fornire spazio a residenti e turisti durante i mesi estivi, essendo posizionato a circa 100-150 metri dalla pista ciclabile.
L’azione del PD e Territorio, inoltre, ha portato anche all’ampliamento della riduzione delle aree destinate all’edilizia economica e popolare (Aree PEP), già avviata dall’amministrazione, ma insufficiente. Analogamente, sono state notevolmente ridotte le aree commerciali (D3) previste, in particolare sugli assi di via Colajanni e viale delle Americhe fino alla zona del Centro Commerciale Ibleo. L’obiettivo è incentivare il recupero e il riutilizzo dei numerosi capannoni chiusi e abbandonati, specialmente nella zona industriale, che offrono ampi spazi già esistenti. È stata lasciata un’area per eventuale sviluppo commerciale solo in quella zona che in futuro sarà l’ingresso della nuova autostrada Ragusa-Catania. Infine, è stata disegnata una nuova circonvallazione che da viale delle Americhe arriva fino all’ospedale Giovanni Paolo II, per decongestionare il traffico in aree centrali come via Ettore Fieramosca. È stato dato un piccolo aiuto anche per i lotti interclusi nelle contrade, aumentando leggermente la volumetria per consentire costruzioni dignitose”.
La palla passa ora all’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana che ha 180 giorni di tempo per l’approvazione finale. Si auspica che le linee guida chiare e le norme tecniche del piano approvato dal Consiglio vengano rispettate, in quanto rappresentano – così come dichiarato in conferenza stampa “la ‘costituzione’ della nuova mappa della città e non crediamo che ciò possa essere ignorato o superato”.
Il Partito Democratico e Territorio lanciano ora una nuova, fondamentale sfida all’amministrazione: “Il sindaco Cassì ha trovato un Piano Regolatore Generale già scaduto da cinque anni e ce ne ha messi altri sette per arrivare al nuovo Piano. Ora, però, bisogna sbrigarsi a portare in aula e discutere il Piano Particolareggiato per i Centri Storici, con particolare attenzione a quello di Ragusa Superiore, un’area che necessita urgentemente di uno strumento urbanistico adeguato per i prossimi 30 anni”.
“Complessivamente siamo soddisfatti del lavoro fatto – hanno dichiarato gli esponenti di PD e Territorio – anche se l’amministrazione e la sua maggioranza hanno difficoltà ad ammettere il nostro ruolo determinante in questa vicenda: abbiamo lavorato per dare una prospettiva ordinata alla città, pensando alle future generazioni e non alle prossime elezioni”, hanno concluso.(da.di.)