In vista del nuovo anno, per gli appassionati delle due ruote è tempo di fare i conti con la tassa di possesso. Il bollo moto 2026 conferma la sua natura di imposta legata alla proprietà del mezzo iscritto al PRA. L’obbligo di versamento sussiste quindi anche se il veicolo rimane fermo in garage, a meno che non ne venga registrata formalmente la perdita di possesso, ad esempio per furto o demolizione.
Come si calcola l’importo nel 2026?
La cifra da versare non è uguale per tutti, ma viene determinata incrociando due dati tecnici presenti sulla carta di circolazione: la potenza espressa in kW e la classe ambientale Euro.
- Fino a 11 kW: si paga una quota fissa. Per le moto più recenti, Euro 3 o superiori, la spesa è di circa 19 euro, mentre per i modelli più datati, Euro 0, si sale a circa 26 euro.
- Oltre gli 11 kW: alla quota fissa si somma un importo per ogni singolo kilowatt eccedente. Il costo del kW extra varia da 0,88 euro per le classi meno inquinanti a 1,70 euro per le Euro 0.
- Nota sui cinquantini: per i ciclomotori fino a 50 cc non esiste il bollo di possesso, ma una tassa di circolazione forfettaria dovuta solo se il mezzo viene effettivamente utilizzato su strada.
Le grandi novità del 2026: cambiano le scadenze
La riforma principale riguarda i veicoli immatricolati dal 1 gennaio 2026. Per queste nuove moto, il sistema si semplifica uniformandosi al modello già presente in alcune regioni:
- Validità: il bollo dura esattamente 12 mesi solari.
- Scadenza: il termine per il rinnovo coinciderà sempre con il mese di immatricolazione.
- Primo pagamento: va effettuato entro la fine del mese successivo a quello della registrazione.
Per le moto immatricolate fino al 31 dicembre 2025, invece, non cambia nulla: restano in vigore le scadenze cicliche tradizionali, solitamente gennaio o luglio, salvo diverse disposizioni regionali come in Piemonte e Lombardia.
Esenzioni e Agevolazioni per moto storiche
Il fisco prevede sconti importanti per i veicoli che hanno segnato la storia del motociclismo:
- Over 30 anni: esenzione totale automatica dal bollo di possesso. Resta dovuta solo una piccola tassa di circolazione se la moto circola.
- Tra 20 e 29 anni: se in possesso del Certificato di Rilevanza Storica, molte regioni riconoscono una riduzione del 50 percento sull’importo totale.
Sanzioni e Ravvedimento: occhio ai ritardi
Dimenticare la scadenza può costare caro. Le sanzioni sono progressive e aumentano con il passare del tempo:
- Entro 14 giorni: grazie al ravvedimento veloce, la sanzione è minima, pari allo 0,1 percento per ogni giorno di ritardo.
- Oltre i 2 anni: la sanzione sale al 5 percento, per poi balzare al 30 percento in caso di accertamento d’ufficio da parte della Regione.
Dove e come pagare
Per il 2026 le modalità di versamento sono sempre più digitali. Oltre ai canali fisici come tabaccherie, uffici postali e delegazioni ACI, è possibile pagare comodamente tramite:
- App IO, che invia anche un promemoria automatico.
- Piattaforma PagoPA e Home Banking.
- Sito ufficiale ACI.



