Mentre la Legge di Bilancio 2026 si avvia verso la fase conclusiva, il futuro della Rottamazione Quinquies resta avvolto nell’incertezza. Nonostante la nuova sanatoria fiscale sia prevista in partenza già dal prossimo gennaio, il testo definitivo della Manovra non ha ancora recepito le modifiche strutturali richieste a gran voce. Al momento, il maxi emendamento presentato dall’Esecutivo ha lasciato fuori i principali correttivi, alimentando le tensioni tra le forze politiche e i tecnici del Ministero dell’Economia.
I punti fermi della nuova definizione agevolata
Il progetto della Rottamazione Quinquies mira a regolarizzare le pendenze fiscali iscritte a ruolo nel periodo compreso tra il 2000 e il 2023. Rispetto al passato, la struttura portante della misura prevede una flessibilità di pagamento superiore: un piano di ammortamento spalmato su 9 anni, suddiviso in 54 rate bimestrali, con il vantaggio di non dover versare una maxi rata iniziale.
Tuttavia, diverse promesse fatte nelle ultime settimane, tra cui quella del viceministro Leo riguardante un possibile passaggio agevolato per chi è già in regola con la Quater, non sono ancora state formalizzate.
Le modifiche ancora in discussione
Sebbene il maxi emendamento governativo non abbia incluso variazioni sostanziali, restano in ballo alcuni emendamenti segnalati dai partiti che mirano a rendere la pace fiscale meno onerosa:
- Tasso di Interesse: Si preme per abbassare il costo della rateizzazione. Il testo attuale prevede un interesse del 4%, ma la richiesta è di portarlo al 2% o al 3% per non vanificare la convenienza della misura.
- Apertura ai Fedeli della Quater: Consentire a chi sta pagando regolarmente le rate della precedente rottamazione di confluire nel nuovo piano più lungo.
- Addio alla Decadenza Automatica: Una proposta punta a eliminare la regola secondo cui il mancato pagamento dell’ultima rata comporti la perdita immediata di tutti i benefici.
- Flessibilità Quater: Per chi è ancora nel piano della quarta edizione, si ipotizza di innalzare a due il numero di rate non versate tollerate prima di decadere, allineando le regole a quelle della Quinquies.
Corsa contro il tempo: obiettivo 31 dicembre
La tabella di marcia del Parlamento è serratissima. La maggioranza punta a chiudere il voto in Aula al Senato entro il 22 dicembre, per poi ottenere il via libera definitivo alla Camera tra Natale e Capodanno. Il rischio concreto è che la discussione sui correttivi venga sacrificata per evitare l’esercizio provvisorio, lasciando la Rottamazione Quinquies nella sua forma rigida attualmente prevista dal disegno di legge.




