La dieta chetogenica è uno dei regimi alimentari più fraintesi: esaltata per i rapidi risultati nel dimagrimento, ma al contempo demonizzata per presunti rischi. In realtà, è un potente strumento nutrizionale, che deve essere impiegato con cautela, ma che offre vantaggi significativi in contesti specifici dove altre strategie falliscono.
Il cuore di questo regime risiede nella capacità dell’organismo di mobilitare e utilizzare in modo estremamente efficiente le riserve lipidiche come fonte di energia, grazie a una drastica riduzione della disponibilità di carboidrati. Questo meccanismo protegge la massa magra (muscolo) e riduce notevolmente la sensazione di fame, facilitando l’aderenza al piano.
Quando la Dieta Chetogenica è indicata
L’applicazione classica e più solida della dieta chetogenica è nel trattamento dell’obesità severa in soggetti attentamente selezionati. I benefici sono molteplici:
- Rapidità dei Risultati: L’efficacia nel calo di peso iniziale aumenta la motivazione del paziente.
- Riduzione della Fame: Tipica dello stato di chetosi.
- Risparmio Muscolare: Meccanismi fisiologici proteggono il tessuto magro, a differenza di altre diete ipocaloriche.
- Aderenza Migliorata: Il regime è spesso percepito come più facile da seguire.
Altri ambiti di applicazione importanti includono:
- Preparazione Chirurgica: Utile per pazienti candidati a chirurgia bariatrica o che necessitano di un rapido calo ponderale prima di interventi maggiori.
- Malattie Osteo-Articolari: Trattamento di patologie in cui la riduzione del peso corporeo è determinante per il miglioramento clinico.
- Sindrome Metabolica e Diabete: Studi promettenti indicano miglioramenti rilevanti nel quadro clinico di iperglicemia, diabete e steatosi epatica non alcolica.
Prospettive Future: Ricerche preliminari suggeriscono un possibile ruolo anche nel trattamento di alcune patologie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer, grazie all’azione dei corpi chetonici che riducono il danno cellulare, sebbene questi ambiti richiedano indagini più approfondite.
Le controindicazioni: dove è assolutamente vietata
La dieta chetogenica è un protocollo che impatta profondamente sul metabolismo e perciò è rigidamente controindicata in presenza di determinate condizioni patologiche:
- Fasi della Vita: Gravidanza e allattamento.
- Funzionalità d’Organo: Insufficienza renale ed epatica.
- Cardiovascolari Gravi: Infarto miocardico recente, angina, aritmie.
- Disturbi Metabolici: Diabete di Tipo I e Porfiria.
- Condizioni Psichiatriche: Alcolismo, disturbi del comportamento alimentare o gravi disturbi mentali.
Sfatare i miti: colesterolo e reni
Due delle principali preoccupazioni sollevate contro la dieta chetogenica risultano spesso infondate se il regime è condotto correttamente:
- Colesterolo Alto: Contrariamente ai timori, nella maggior parte degli studi su soggetti obesi, la dieta chetogenica ha portato a una riduzione del colesterolo totale e LDL (il colesterolo “cattivo”), con un contemporaneo aumento del colesterolo HDL (quello “buono”).
- Danno Renale: Le preoccupazioni per un potenziale danno renale sono esagerate, poiché i protocolli chetogenici ben implementati sono essenzialmente normoproteici (non iperproteici), mantenendo il carico renale sotto controllo. I protocolli che hanno mostrato effetti negativi erano in realtà regimi pseudo-chetogenici, eccessivamente ricchi di grassi e proteine.
Principi per impostare la Dieta Chetogenica
Per i protocolli mirati al dimagrimento, l’impostazione corretta si basa su due pilastri fondamentali:
| Componente Nutrizionale | Target | Dettagli Chiave |
| Carboidrati | Sotto i 30 g/giorno | Soglia critica per indurre stabilmente la chetosi. |
| Calorie Totali | 800-1200 kcal/giorno | Nelle VLCKD (Very Low Calories Ketogenic Diet) si scende fino a 800/900 kcal/die. |
| Proteine | 1-1,5 g per kg di peso corporeo | Leggermente superiori alle linee guida standard, ma non iperproteiche (circa 50-120 g/giorno). Fonte: pesce, carne, uova. |
| Grassi | Per raggiungere il fabbisogno calorico | Predilezione per oli (EVO), pesce e frutta secca. Ridurre carni grasse, salumi e formaggi stagionati. |
Importante: Visto il ridotto apporto calorico e la selezione di cibi, è spesso necessaria l’integrazione di sali minerali, vitamine e acidi grassi Omega 3.
Consigli Pratici: Per prevenire i disturbi iniziali, come mal di testa e stitichezza, è vitale mantenere un elevato consumo di acqua, circa due litri al giorno, specialmente nei primi giorni di dieta.




