La Legge di Bilancio 2026 introduce la Rottamazione quinquies, la quinta edizione delle sanatorie fiscali, con l’obiettivo di alleggerire il carico di debiti tributari e previdenziali. La nuova misura consente di regolarizzare i carichi affidati agli agenti della riscossione nel periodo che va dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2023, escludendo rigorosamente i debiti da accertamenti.
Differenze chiave rispetto alla Rottamazione Quater
La quinquies si presenta come una formula più ampia ma anche più onerosa rispetto alla precedente quater (Legge di Bilancio 2023). I principali elementi di distinzione sono:
| Caratteristica | Rottamazione Quater | Rottamazione Quinquies |
| Periodo Debiti | Fino al 30 giugno 2022 | Fino al 31 dicembre 2023 |
| Tipo di Debiti | Più ampio (non solo omessi versamenti) | Solo carichi derivanti da dichiarazioni fiscali (esclusi accertamenti) |
| Durata Rateazione | Massimo 18 rate 5 anni) | Fino a 54 rate bimestrali (9 anni) |
| Tasso d’Interesse | 2% annuo | 4%annuo (raddoppiato) |
La nuova formula, pur offrendo una maggiore flessibilità nel breve periodo grazie alla dilazione fino al maggio 2035, comporta un costo complessivo superiore per via del raddoppio del tasso di interesse.
Decadenza: maglie più larghe per i contribuenti
Una novità significativa riguarda la decadenza dai benefici, che mira a rendere il sistema più equo. Mentre nella quater era sufficiente un ritardo superiore a cinque giorni nel pagamento di una singola rata per perdere la sanatoria, la quinquies introduce condizioni più permissive:
- Decadenza: Il contribuente decade solo in caso di mancato o insufficiente versamento di due rate, anche non consecutive, o dell’ultima rata del piano.
Apertura ai decaduti precedenti
La Legge di Bilancio concede una “seconda chance” a chi non è riuscito a rispettare le scadenze passate. La nuova definizione ammette i debiti già oggetto di Rottamazione ter e quater, a condizione che la decadenza sia avvenuta entro il 30 settembre 2025. Questa apertura è finalizzata a favorire il rientro nella legalità fiscale di chi, pur con difficoltà, desidera saldare la propria posizione.
Principi invariati e modalità di adesione
I principi cardine restano confermati: si pagheranno solo le somme dovute a titolo di capitale e le spese di notifica/procedura, con l’eliminazione di sanzioni, interessi di mora e aggio.
L’adesione avverrà telematicamente all’Agenzia delle Entrate-Riscossione e richiederà la rinuncia a eventuali contenziosi pendenti sul debito. Il pagamento potrà avvenire in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2026 o in 54 rate bimestrali.
Infine, Regioni ed enti locali mantengono la facoltà di introdurre proprie forme di definizione agevolata per i tributi di loro competenza, pur rispettando i vincoli di bilancio.




