Vittoria – In riferimento al servizio andato in onda all’interno della trasmissione Fuori dal Coro su Rete 4, si ritiene necessario precisare che i contenuti del servizio hanno strumentalmente evidenziato un problema legato all’immigrazione, attribuendo al primo cittadino responsabilità che non trovano alcun fondamento nella realtà dei fatti.
Il fenomeno del caporalato e del lavoro clandestino degli immigrati rappresenta una criticità complessa e diffusa, che rientra nelle competenze delle istituzioni statali preposte ai controlli e alla verifica della legalità e non può essere in alcun modo ricondotto all’azione diretta del sindaco o dell’amministrazione comunale.
Si sottolinea, inoltre, che il controllo del territorio urbano e la sicurezza dei cittadini hanno sempre costituito una priorità assoluta nell’agenda politico-amministrativa del primo cittadino, il quale ha costantemente operato per rafforzare l’organico della Polizia Locale e migliorare la collaborazione con le Forze dell’ordine.
È importante ricordare che il Sindaco non può e non deve essere utilizzato come paravento per attaccare lo Stato o le sue istituzioni.
La questione dell’ordine pubblico e della gestione del territorio deve essere affrontata con coerenza, responsabilità ed efficacia, attraverso una sinergia tra tutti i livelli istituzionali: Prefettura, Forze dell’Ordine, Governo centrale e Comune.
“In merito al servizio trasmesso, -ha sottolineato il Sindaco- il mio pensiero è stato volontariamente omesso, contraddicendo nei fatti la libertà di manifestazione del pensiero garantita dall’articolo 21 della Costituzione.
Ho scritto al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per chiedere un incontro che ho concordato con il Senatore Salvo Sallemi. Motivo della richiesta il potenziamento delle forze dell’ordine, la possibilità di ottenere un contributo straordinario per l’acquisto di telecamere di video sorveglianza da installare in città e per parlare della situazione in cui versa attualmente Vittoria. Alla luce del fatto che nel nostro territorio risiedono oltre 12.000 cittadini stranieri, la maggior parte dei quali perfettamente integrati. Tuttavia, non si può ignorare la presenza di soggetti invisibili e non tracciabili, che necessitano di un controllo più efficace.
Credo fermamente che solo attraverso una collaborazione istituzionale seria e coordinata sia possibile garantire sicurezza, legalità e rispetto per le persone, evitando rappresentazioni parziali o strumentali che rischiano di distorcere la realtà e disinformare l’opinione pubblica.”