Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha fornito un primo quadro delle priorità del Governo per la prossima Legge di Bilancio 2026. Durante l’audizione dell’8 ottobre 2025 sul Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP), Giorgetti ha confermato che due misure chiave saranno al centro della Manovra: la Rottamazione-quinquies delle cartelle fiscali e la proroga selettiva del Bonus Casa al 50%.
Rottamazione quinquies: l’ultima chance mirata
Sebbene il DPFP non contenga ancora i dettagli operativi, il Ministro ha definito la Rottamazione-quinquies come l’“ultima opportunità” per i contribuenti in difficoltà. L’obiettivo è introdurre una nuova definizione agevolata dei carichi iscritti a ruolo senza compromettere gli equilibri finanziari.
- Durata Ipotizzata: Il Governo sta lavorando sull’estensione del piano di pagamento a nove anni. Questa durata, intermedia tra i 10 anni proposti da alcuni e gli 8 anni precedentemente considerati, richiederà una copertura finanziaria rigorosa.
- Selezione Obbligatoria: Giorgetti ha messo in chiaro che la rottamazione non sarà universale. Ha sottolineato la necessità di distinguere tra contribuenti meritevoli e non, e di escludere chi ha utilizzato le precedenti sanatorie in modo opportunistico.
- Gestione dei Debiti Minori: L’estensione a nove anni non sarà applicata ai debiti di importo modesto. Per le posizioni più esigue, sarà introdotta una soglia minima di rata che, di conseguenza, accorcerà i tempi del piano di rientro.
Restano ancora da definire con precisione i criteri di accesso, quali cartelle fiscali saranno incluse e se i contribuenti già decaduti dalle precedenti rottamazioni potranno beneficiare nuovamente della rateizzazione agevolata.
Bonus casa 50%: proroga solo per le prime abitazioni
Per quanto riguarda gli incentivi edilizi, il Ministro Giorgetti ha confermato che la detrazione per le ristrutturazioni edilizie, attualmente fissata al 50% e in scadenza a fine 2025, sarà prorogata per il 2026, ma in una forma selettiva.
La proroga sarà limitata agli interventi di ristrutturazione eseguiti esclusivamente sulla prima casa. Questa decisione scongiura il ritorno automatico all’aliquota ordinaria del 36%.
Parallelamente alla proroga, rimane sul tavolo l’ipotesi – già ventilata dalla Viceministra dell’Ambiente – di ridurre i tempi di fruizione della detrazione da 10 a 5 anni, rendendo l’incentivo più rapido e immediato per le famiglie.