La nuova edizione della sanatoria fiscale, la rottamazione quinquies, si preannuncia con un approccio meno restrittivo. Durante un convegno dell’Ordine degli Avvocati di Roma, l’onorevole Alberto Gusmeroli ha confermato l’intenzione di estendere la definizione agevolata delle cartelle esattoriali anche ai contribuenti che in passato sono decaduti dalle edizioni precedenti.
Accesso senza vincoli e rate più lunghe
La proposta mira ad ampliare il perimetro dei beneficiari, offrendo una nuova opportunità di regolarizzazione a chi non è riuscito a saldare i debiti pregressi. Gusmeroli ha sottolineato che escludere i “decaduti” da un punto di vista giuridico potrebbe essere rischioso e potenzialmente incostituzionale.
Il cuore della Rottamazione-quinquies è la dilazione dei pagamenti, pensata per massimizzare l’incasso. L’ipotesi è quella di consentire ai debitori di sanare le cartelle affidate all’agente della riscossione dal 2000 al 2023, pagando l’importo dovuto (senza sanzioni né interessi) con un piano che potrebbe estendersi fino a 120 rate.
Questa dilazione è cruciale, considerando che il valore dei carichi residui a fine gennaio ammontava a circa 1.272 miliardi di euro. L’idea è favorire una maggiore adesione e ridurre la mole del debito pendente.
Il nodo Manovra 2026
Nonostante l’apertura a maglie larghe, l’effettiva applicazione della misura rimane legata al nodo risorse della prossima Legge di Bilancio. Sebbene sia possibile che trovi spazio nella Manovra, la misura dovrà fare i conti con le coperture finanziarie a disposizione. L’obiettivo resta quello di concedere una nuova sanatoria che possa bilanciare le esigenze dei contribuenti con quelle di regolarizzazione delle finanze pubbliche.