Milioni di famiglie italiane si preparano a ricevere l’accredito dell’Assegno Unico Universale. I pagamenti di settembre 2025 sono attesi tra il 22 e il 23 del mese, come confermato dall’INPS, e porteranno con sé importanti novità per molti beneficiari. Oltre alla consueta mensilità, saranno infatti inclusi anche i conguagli arretrati, un aiuto concreto per far fronte all’aumento del costo della vita.
Importi e criteri di calcolo
L’ammontare dell’assegno varia in base a diversi fattori, tra cui il reddito del nucleo familiare calcolato con l’ISEE, il numero di figli a carico e specifiche maggiorazioni. Per l’anno in corso, l’importo è stato rivalutato dello 0,8% per adeguarsi all’inflazione, garantendo così un potere d’acquisto stabile.
In molte situazioni, l’assegno può superare i 200 euro al mese per figlio, specialmente per le famiglie più numerose o con redditi più bassi.
Incrementi per situazioni particolari
Il sussidio prevede delle maggiorazioni significative per sostenere le famiglie in condizioni di maggiore bisogno. Nello specifico, sono previsti importi più consistenti per:
- Nuclei familiari con figli con disabilità.
- Famiglie con almeno tre figli a carico.
- Genitori con figli di età inferiore a un anno.
Questi incrementi mirati rendono l’Assegno Unico uno strumento di welfare sempre più efficace, capace di offrire un supporto concreto e tempestivo dove più necessario.
Un pilastro per il sostegno alle famiglie
Grazie all’adeguamento inflazionistico e alle nuove maggiorazioni, l’Assegno Unico di settembre 2025 si conferma un punto di riferimento per il sostegno alle famiglie italiane. In un contesto economico complesso, questo contributo economico non rappresenta solo un aiuto, ma anche un elemento di stabilità e sicurezza sociale per affrontare le spese quotidiane.