Le trattative per la prossima Legge di Bilancio 2026 sono appena iniziate, ma le prime indiscrezioni rivelano che il governo sta valutando misure importanti per il rilancio dell’economia. Tra le ipotesi più concrete, spiccano la flat tax sugli straordinari per i lavoratori dipendenti e la nuova Rottamazione quinquies.
L’obiettivo principale è aumentare gli stipendi e alleggerire il carico fiscale, ma la sfida più grande rimane trovare le risorse economiche necessarie per finanziare questi interventi. I dettagli definitivi saranno noti solo con la presentazione del Disegno di Legge di Bilancio, attesa entro il 20 ottobre.
Verso la flat tax in busta paga
Per i lavoratori dipendenti, potrebbe essere introdotta una tassa fissa agevolata su alcune voci retributive. L’idea, secondo anticipazioni de La Repubblica, è di applicare una flat tax al 5% sulle ore di lavoro straordinario, festivo e notturno. Questa misura, se approvata, potrebbe tradursi in un aumento netto immediato per milioni di lavoratori, con l’obiettivo di sostenere il loro potere d’acquisto.
Rottamazione quinquies: 10 anni per pagare
La Rottamazione quinquies si conferma come uno dei pilastri della manovra. La nuova “pace fiscale” permetterà ai contribuenti di saldare i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate in un lasso di tempo molto più lungo rispetto al passato: 10 anni, suddivisi in 120 rate mensili.
Tra le altre agevolazioni, sono previste la possibilità di saltare fino a 8 rate (anche non consecutive) senza perdere i benefici e l’azzeramento di sanzioni e interessi.
Tuttavia, l’accesso a questa sanatoria sarà più selettivo:
- Stop ai “rottamatori seriali”: Saranno esclusi coloro che hanno già usufruito di precedenti rottamazioni senza onorare i pagamenti.
- Anticipo per i grandi debitori: Chi ha un debito superiore a 50.000 euro dovrà versare un anticipo obbligatorio del 5% per poter aderire.
- Saldo e stralcio per i mini-debiti: Per le cartelle di importo inferiore a 5.000 euro, si valuta la possibilità di un saldo e stralcio o della cancellazione automatica.
La misura, se approvata, non sarà operativa prima della metà del 2026.