Modica – Cala il sipario. Scenari 2025 saluta e da appuntamento al prossimo anno. “Ovvio che un pò di melanconica mestizia ci sia. Perché dopo tante settimane di impegno, un mese così bello e intenso, dopo aver visto Modica inondata di gente ad ogni evento, i luoghi iconici della nostra Città debordanti di persone ed entusiasmo, averla vista vivere tante emozioni, ci sta in me essere un pò così. Un po’ stanca ma anche tanto soddisfatta e al contempo dispiaciuta perché tutto finisce. Ma la soddisfazione per quanto fatto si è immediatamente unita alla voglia di rimetterci al lavoro e pensare al prossimo anno. Sono felice e serena, insomma. Felice di avere regalato a Modica tanti momenti belli, di avere fatto qualcosa di importante assieme alle istituzioni regionali, provinciali e locali, assieme ai privati, tutti, che ci hanno sostenuto. Scenari 2025 è finita ma la scia di emozioni, riflessioni, sensazioni, condivisioni, pulsazioni del cuore e dell’anima, non svaniscono certo con i saluti di domenica scorsa.
Restano in me come spero restino nell’immaginario collettivo di chi con noi ha voluto vivere ognuno dei momenti della nostra rassegna. Sono felice e divido la mia felicità con chiunque abbia sostenuto Scenari, con chi mi ha collaborato, con chi ha voluto esserne protagonista dietro le quinte. Con chi ha sposato questa idea quattro anni fa e continua a farlo adesso. Con la nostra Città che ha mostrato la sua vera vitalità e il suo vero volto, fatto di bellezza e voglia di esserci”. Piera Ficili, anima e direttrice artistica di Scenari 2025, manifesta come un fiume in piena la sua soddisfazione a fine percorso. Restìa alla vetrina, emozionata per gli applausi convinti ricevuti ad ogni serata, è in lei gioia pura mista a giustificata stanchezza per avere messo la firma in calce ad una rassegna che si può davvero dire di successo!
E che ha visto il sipario abbassarsi su di essa domenica 27 luglio con Nadia Terranova, finalista al premio Strega, in una serata molto emozionante sul sagrato della Madonna delle Grazie. Emozione spessa e forte quando il racconto della scrittrice è stato interrotto, alle 22 esatte, dal suono delle campane di quella chiesa e di ogni altra chiesa della Città di Modica perché il rumore delle campane cancellasse il silenzio su Gaza e sulla strage in quella striscia di Terra dove azioni senza umanità e senza scrupoli stanno massacrando vite umane di ogni età. Nadia Terranova, con Quello che so di te, intervistata dalla scrittrice Lorena Spampinato, ha emozionato le centinaia di persone presenti. Perché il suo, è un romanzo personale e intenso, che ha saputo interrogare e interrogarsi sul potere della memoria, su noi stessi, gli altri, i nostri sogni o incubi.
Sulla pazzia, sull’emarginazione e sull’amore. Un libro di straordinario impatto emotivo e una scrittrice che questa emozione ha saputo trasmetterla ad ognuno dei presenti. Che hanno vissuto l’ora del dialogo con grande empatia.
Stefano Giaquinta, CEO di Mutika EMC, il Presenting Sponsor & Hospitality Partner di Scenari, chiudendo la rassegna con la consegna a Nadia Terranova della grafica in edizione limitata di Giovanni Robustelli, che rappresenta l’immagine 2025 di Scenari, ha speso parole importanti: “Abbiamo sostenuto convintamente questa rassegna e siamo pronti a sostenere quella del 2026. Abbiamo condiviso emozioni con la nostra Città, sostenere la cultura e una rassegna come Scenari è per noi un ‘piacere’ morale ed un gradevolissimo impegno a diffondere la bellezza dei nostri luoghi. Modica è la città dove sono cresciuto e far affacciare gli autori ospiti alla sua bellezza, dalla balconata della nostra Terrazza a Casa Mutika significa poter far vivere loro l’emozione di un lungo sguardo sulla nostra Città. Uno sguardo di stupore e meraviglia, come quello del dipinto di Giovanni Robustelli, creazione esclusiva che ho consegnato sul palco di Scenari a ciascuno dei 20 autori presenti al Festival”.
Stupore ed emozione come quelli di mercoledì 23 luglio, atrio Palazzo San Domenico, con Jeffery Deaver. Più in là del nulla (Rizzoli) il libro che ha presentato con la giornalista Giada Giaquinta, segnando l’esordio di un autore straniero nella storia di Scenari. Un altro capitolo delle avventure di Colter Shaw -protagonista della serie tv più vista negli Stati Uniti- che nasce da un documento riemerso dal passato del padre, che getta una nuova luce sulla storia della loro famiglia e dove il grande giallista statunitense che vive alle porte di Washington sa trasmettere sensazioni forti di una trama che esalta il genere giallo della letteratura e procura impatti al lettore di emozionante coinvolgimento.
Giada Giaquinta ne è stata eccellente compagna di racconto, con domande che hanno saputo sviscerare la storia senza indulgere nei suoi colpi di scena, lasciando spazio e curiosità ad ogni lettore.
Dopo la bella serata dei Somnmambuli al Chiostro di Santa Maria del Gesù, venerdì scorso tra storie e racconti, aneddoti, risa e riflessioni, pensieri e situazioni, sabato 26 luglio, nell’atrio di Palazzo San Domenico, Scenari ha saputo indossare il vestito della grande letteratura italiana con Melania Mazzucco che, accompagnata dalla sagacia della giornalista Marianna Triberio, ha narrato Silenzio (Einaudi), ultima fatica letteraria di questa autrice che oggi è sicuramente fra le prime del Paese nella letteratura contemporanea. Un libro dove Melania Mazzucco racconta il destino di Diana Karenne, protagonista di questa storia ambientata nell’Italia del 1914. Karenne che è scrittrice, pittrice, musicista e alla fine sarà attrice cinematografica e diva degli anni d’oro del cinema muto italiano è raccontata con passione e rispetto da Melania Mazzucco che anche a Modica ha voluto ribadire la cifra di Diana e di ogni donna che ha saputo imporsi al di là del suo tempo.
Cala dunque il sipario su questo vero e proprio evento che Mondadori BookStore Modica e Piera Ficili hanno portato sul proscenio con la Fondazione Garibaldi e il suo sovrintendente Tonino Cannata. Simboli della cultura e del fare cultura a Modica, simbiotici nel diffonderla con la Regione Sicilia e il suo Parlamento grazie all’onorevole Ignazio Abbate, presidente della prima commissione Affari istituzionali all’ARS, al comune di Modica, al Libero Consorzio Comunale di Ragusa, alla Camera di Commercio del SudEst istituzioni di riferimento essenziali. E assieme ad ognuno degli sponsor privati che hanno sostenuto un mese di grandi momenti che hanno messo la città di Modica nel posto di preminenza che le appartiene per diritto e per storia. E adesso… arrivederci al 2026!