Buone notizie per i contribuenti: il governo sta mettendo a punto un ambizioso piano di pace fiscale che include una nuova edizione della rottamazione delle cartelle esattoriali, la “rottamazione quinquies”, e un atteso taglio dell’IRPEF. Questi provvedimenti, destinati a entrare in vigore con la Legge di Bilancio 2026, promettono di alleggerire la pressione fiscale e risolvere annosi problemi gestionali.
La Rottamazione Quinquies: quando arriva e come funzionerà
La prossima manovra finanziaria, attesa entro la fine dell’anno, conterrà le disposizioni per la quinta edizione della sanatoria delle cartelle. La conferma è giunta anche dal Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, durante il Forum in Masseria di Bruno Vespa, alimentando le speranze di milioni di cittadini.
La proposta, avanzata in particolare dalla Lega, prevede un taglio di sanzioni, interessi e aggio di riscossione per i debiti relativi alle cartelle esattoriali accumulatesi fino al 31 dicembre 2023. Il pagamento potrà essere dilazionato in ben 120 rate mensili di pari importo.
Una novità significativa rispetto alla precedente rottamazione quater è la maggiore flessibilità: sarà possibile posticipare fino a 8 rate, anche non consecutive, senza perdere i benefici della sanatoria. Un passo importante per venire incontro alle difficoltà dei contribuenti.
Un taglio IRPEF per il ceto medio
Accanto alla rottamazione, la prossima Legge di Bilancio si concentrerà anche su un atteso taglio dell’IRPEF, mirato a beneficio del ceto medio, ovvero i contribuenti con redditi attuali compresi tra 28.000 e 50.000 euro.
La misura consisterebbe nella riduzione dell’aliquota del secondo scaglione, che passerebbe dall’attuale 35% al 33%. Non solo: è prevista anche l’innalzamento della fascia reddituale interessata, portandola da 28.000-50.000 euro a un intervallo tra 28.000 e 60.000 euro. Un intervento che promette un alleggerimento tangibile per una vasta platea di lavoratori.
Ragioni e prospettive: un intervento necessario
L’elevato numero di cartelle che l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) deve gestire impone un intervento non solo a favore dei contribuenti, ma anche per risolvere le criticità gestionali del concessionario.
Statisticamente, oltre il 20% dei crediti riguarda cartelle di modesta entità o relative a soggetti non più esigibili (come falliti, deceduti senza eredi o nullatenenti). Spesso, il costo per tentare di riscuotere queste somme supera il loro valore effettivo, rendendo la riscossione inefficace. Già a partire dal 2026, per alleggerire il carico, dovrebbero scomparire numerose cartelle inesigibili dagli estratti di ruolo.
La rottamazione quinquies si inserisce perfettamente in questo quadro, rappresentando una soluzione per smaltire un carico di crediti difficilmente recuperabili e per snellire la macchina della riscossione, inquadrandosi in un più ampio progetto di “pace fiscale”.
Nonostante le risorse limitate, come sottolineato dal Viceministro Leo, il forte sostegno politico di Lega per la rottamazione e di Forza Italia per il taglio IRPEF rende le possibilità di approvazione di queste misure concrete.