Ragusa- “Parco nazionale degli iblei, in un documento, 53 fra associazioni ambientaliste a carattere nazionale, regionale e locale, sindacati e decine di operatori culturali e economici che quotidianamente lavorano sul “Parco di fatto”, chiedono che venga rapidamente chiuso l’iter relativo al Parco nazionale degli Iblei e che il Ministero acquisisca rapidamente il parere sul decreto istitutivo del Governo della Regione Siciliana (previsto dall’art. 8 – comma 1 della L.394/1991) prima delle prossime elezioni regionali”. A tornare sull’argomento Alessia Gambuzza, presidente Legambiente Scicli “Kiafura” e componente Direttivo Legambiente Sicilia. “Nel documento, viene fatta chiarezza sulla diffusione di notizie false relative ai vincoli del Parco degli Iblei e ai conseguenti danni alle attività economiche che ne deriverebbero, principalmente alle attività agricole. Da un semplice confronto – scrive la Gambuzza – tra l’esistente tutela paesaggistica e la disciplina del futuro parco risulta, infatti, con tutta evidenza che il sistema agricolo con il parco non ha maggiori vincoli di quanti già non ne abbia con i piani paesaggistici.
Del pari infondati sono i generici e immotivati rilievi sollevati strumentalmente sulla futura governance del parco che discende non da scelte discrezionali del Ministero né può essere influenzata da una ulteriore e inutile attività di concertazione con gli enti locali ma è disciplinata dalle previsioni della vigente legge nazionale che si applica in modo uniforme ed omogeneo dalle Dolomiti bellunesi all’Isola di Pantelleria, non esistendo quindi alcuna specificità “iblea”.
Parco nazionale degli iblei chiarimenti per il futuro delle attività
Dopo gli anni dello sviluppo caotico e privo di identità, basato sullo sfruttamento delle risorse ambientali, è ora finalmente di voltare pagina e puntare con decisone verso un modello economico e sociale che sappia ricucire il territorio alla propria storia. Chi oggi si oppone – scrive la Gambuzza – al parco eccependo la mancanza di concertazione ha perso l’occasione di avanzare osservazioni e modifiche alla proposta di parco nelle diverse occasioni in cui gli incontri di concertazione si sono svolti limitandosi a chiedere rinvii e lamentando come un disco rotto la mancanza di concertazione. L’iter di istituzione del Parco degli Iblei si protrae ininterrottamente da 15 anni e le richieste di ulteriore rinvio e di riapertura dei termini per l’istruttoria avanzate da alcuni deputati regionali e da alcuni sindaci devono essere completamente disattese”.