La dieta per prevenire l’ictus si basa sul consumo di alcuni alimenti tipici della dieta Mediterranea che se consumati regolarmente aiutano e ridurne il rischio.
L’ictus è una patologia invalidante che prevalentemente colpisce gli anziani anche se solo in Italia esistono più di 30.000 persone giovani che ne sono state colpite. Ogni 6 secondi una persona nel mondo viene colpita da Ictus al cervello sesso, in relazione dall’età o dal sesso.
In Italia ogni giorno 660 persone, circa 240.000 ogni anno , vengono colpite da Ictus. Tuttavia, come abbiamo visto, non solo è una patologia che si può curare, ma si può prevenire nell’80 % dei casi.
Ictus: quanto e cosa mangiare?
Sono diversi gli studi che sostengono la tesi che aumentando il consumo di vegetali, alimenti ricchi di fibre o yogurt cala il rischio di avere un ictus ischemico. In pratica avere abitudini alimentari corrette previene una serie di malattie che potrebbero aggravarsi con il tempo.
Gli studi scientifici dimostrano come ridurre il consumo di olio d’oliva, frutta, verdura e pesce azzurro possa il rischio di ICTUS fino al 20%. In particolare, consumare agrumi, mele, pere e verdure a foglia contribuisce molto alla protezione. Per questo, gli esperti consigliano di consumare almeno 3 porzioni di vegetali al giorno. In particolare, grazie al contributo del gruppo di lavoro della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), si è scoperto che una corretta alimentazione aiuterebbe a prevenire anche l’Ictus.
In ogni caso ci sono dei piccoli accorgimenti quotidiani che, se inseriti e bilanciati in una dieta pensata ad hoc, possono contribuire alla prevenzione di ictus. Ad esempio:
Frutta e verdura sono tra gli alimenti più salutari. In questo senso, l’ESC (Società Europea di Cardiologia) raccomanda il consumo di almeno 400 grammi giornalieri di frutta e verdura.
Il pesce, soprattutto se azzurro è una fonte di omega-3 e vitamine del gruppo D e B. In generale, suggerisco gli esperti, è consigliato portare in tavola salmone, pesce spada, pesce azzurro o trota almeno 2 volte alla settimana.
Il consumo di carni rosse e lavorate apporta un’alta percentuale di sodio, colesterolo e grassi saturi che concorrono ad aumentare il rischio di ICTUS, è consigliabile limitarne l’assunzione.
La frutta secca, se consumata regolarmente in quantità minima, è molto salutare.
Grazie al contenuto di fibre, vitamine e minerali i cereali integrali attivano un contributo significativo alla prevenzione di ictus. L’ESC consiglia un’applicazione di fibre alimentari variabili tra i 30 ei 45 grammi al giorno.
Anche un alto consumo di olio di oliva extravergine, che rientra tra le caratteristiche principali della dieta mediterranea viene considerato come uno degli elementi che contribuisce a proteggere il sistema cardiovascolare. Al contrario, bisognerebbe limitare il consumo di grassi e condimenti di origine animale.
Il consumo moderato di cioccolato fondente è ottimo per la prevenzione dell’ICTUS grazie alla presenza di flavonoidi.
Latte e latticini vengono associati a una minore incidenza di ICTUS grazie all’apporto di calcio, magnesio e potassio.
Tra le bevande che si dovrebbero e/o potrebbero consumare con moderazione troviamo caffè e tè. Sono invece sconsigliati, invece, alcol e bevande zuccherate. Ad esempio 1 bicchiere di vino al giorno rappresenta la dose massima.
Tra gli alimenti da ridurre, naturalmente confrontare il sale, per il quale non dovrebbe essere superato i 5 g al giorno e sarebbe preferibile evitare il fast food così come tutto ciò che è lavorato industrialmente (i cosiddetti spazzatura).
Ictus: con quali sintomi si manifesta?
I segnali più frequenti sono:
Improvviso intorpidimento o debolezza a livello del viso, del braccio o della gamba di una metà del corpo
Senso di confusione improvvisa
Difficoltà a parlare e a capire quanto viene detto dagli altri
Improvvisa difficoltà visiva da un occhio
Difficoltà nella deambulazione, spesso associata a vertigini e a difficoltà nella coordinazione
Forte mal di testa fulmineo, senza causa nota o apparente
Nausea e vomito
Ictus: chi colpisce?
Sebbene l’ictus colpisca più comunemente le persone che hanno superato i 65 anni, un caso su centomila riguarda pazienti con meno di 45 anni. A incidere, i fattori di rischio, sempre più comuni anche nei più giovani: sovrappeso e obesità, cattiva alimentazione e vizio del fumo. Gioca dunque un ruolo fondamentale lo stile di vita ed è dunque importante assicurarsi, fin da bambini, un’alimentazione sana, con poco sale, pochi grassi animali e ricca di frutta, verdura e proteine vegetali. È bene poi non fumare e svolgere costante attività fisica, sia per favorire la circolazione, sia per contrastare il sovrappeso.
L’effetto protettivo degli estrogeni (ormoni femminili) sul sistema cardiovascolare ha fatto a lungo ritenere che l’ictus riguardasse prevalentemente gli uomini. L’incidenza di uno scorretto stile di vita però riguarda anche le donne e il 43% dei casi di ictus è al femminile.