La Rottamazione Quinquies si preannuncia come una delle novità più attese della prossima Legge di Bilancio 2026. La misura mira a offrire una nuova possibilità ai contribuenti in difficoltà, introducendo regole più flessibili e vantaggiose rispetto alle rottamazioni precedenti. L’obiettivo è duplice: permettere a milioni di italiani di sanare la propria posizione e, al tempo stesso, alleggerire il carico dell’Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER).
Cosa prevede la nuova sanatoria
La Rottamazione Quinquies includerà tutti i debiti affidati all’ADER tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023. Chi aderisce potrà saldare solamente il capitale originale, le spese di notifica ed esecuzione. Verranno azzerati sanzioni e interessi di mora.
La principale novità riguarda il piano di pagamento, che potrà essere esteso fino a un massimo di 120 rate mensili, ovvero un arco temporale di dieci anni. Per rendere la misura più accessibile, è prevista una maggiore tolleranza sui ritardi: la decadenza dal piano scatterà solo dopo il mancato pagamento di otto rate, anche non consecutive.
Chi può aderire e cosa è incluso
La sanatoria si applica a una vasta platea di contribuenti, con particolare attenzione a chi non ha potuto beneficiare della rottamazione quater o a chi ha ricevuto cartelle negli anni 2022-2023. Per verificare la propria posizione, è possibile consultare il “cassetto fiscale” o rivolgersi agli uffici dell’ADER.
La misura includerà una vasta gamma di tributi, come:
- Tributi locali: IMU, TARI, bollo auto e multe per infrazioni al Codice della Strada.
È fondamentale, tuttavia, che i ruoli siano stati formalmente trasmessi all’ADER entro il 31 dicembre 2023.
Saldo e stralcio e debiti esclusi
Accanto alla maxi-rateizzazione, la Rottamazione Quinquies potrebbe introdurre anche il saldo e stralcio per i debiti di importo più basso. L’ipotesi è la cancellazione automatica delle cartelle inferiori ai 1.000 euro, un modo per snellire la burocrazia e dare respiro ai contribuenti con pendenze minori.
Rimangono esclusi dalla sanatoria i seguenti debiti:
- Aiuti di Stato da restituire perché illegittimi.
- Danni erariali riconosciuti dalla Corte dei Conti.
- Sanzioni penali.