Ragusa – Legambiente Ragusa chiede che venga fatta una verifica sulle fosse biologiche delle case costiere, e che vengano abbattute le case abusive entro i 150 m dalla linea di costa.
La settimana scorsa il Sindaco di Ragusa ha emesso un’ordinanza, poi ritirata per il ristabilirsi dei parametri, di divieto di balneazione nelle spiagge di Branco Grande e Kamarina villaggio, spiegandone la motivazione con “probabili sversamenti fognari da abitazioni private”.
Per evitare che in futuro si presentino situazioni simili, o più gravi, nei giorni scorsi abbiamo inviato una lettera al Sindaco e agli Assessori all’Ambiente e all’Urbanistica, in cui chiediamo che, lungo l’intera linea di costa di competenza comunale:
- Vengano immediatamente disposti controlli sulle case costiere in regola con le norme edilizie, al fine di appurare se i liquami fognari siano correttamente smaltiti attraverso fosse biologiche a tenuta, o esistano impianti a perdere in prossimità della linea di costa;
- Vengano abbattute tutte le abitazioni abusive entro i 150 m dalla costa, ai sensi dell’art.2, comma 3 della l.r. 15 del 1991 e della sentenza 72/2025 del 25 marzo della Corte Costituzionale, come già richiesto in una precedente lettera ai Sindaci dei Comuni costieri, a firma di tutti i circoli Legambiente del territorio ibleo.
Riteniamo che un territorio costiero che si fregi del prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu non possa tollerare ulteriormente situazioni di illegalità e di inquinamento incontrollato, che oltre a nuocere all’ambiente e alla salute dei cittadini, offuscano l’immagine di una zona ad alta vocazione turistica.