Settantanove funzionari direttivi entreranno nell’organico della Regione Siciliana a tempo pieno e indeterminato. Sono stati pubblicati da parte dell’assessorato Funzione pubblica retto dal democristiano Andrea Messina, i decreti di approvazione di due concorsi per la categoria D1, dando attuazione al Piao (Piano integrato di attività e organizzazione) 2024 nell’ottica della strategia di rinnovamento generazionale. Nel dettaglio, si tratta di 63 posizioni destinate al profilo di Funzionario economico-finanziario e di 16 riservate a quello di Funzionario di controllo di gestione figure che andranno a rafforzare gli uffici e i dipartimenti che hanno sede a Palermo.
Il meccanismo di selezione prevede lo svolgimento di una prova scritta articolata in 60 domande a risposta multipla, per la quale i candidati disporranno di 70 minuti e potranno conseguire un punteggio massimo di 30 punti. Le discipline oggetto dell’esame spaziano dalla contabilità ed economia pubbliche al diritto amministrativo, dall’ordinamento finanziario delle Regioni al sistema tributario territoriale e normativa sul pubblico impiego con l’aggiunta di competenze linguistiche in inglese a livello B1 e informatiche di livello “utente avanzato”. A poter partecipare saranno i possessori di una laurea in una delle seguenti discipline: (LM-77) Scienze economicoaziendali; (LM-16) Finanza; (LM-56) Scienze dell’economia; (84/S) Scienze economiche aziendali; (19/S) Finanza; (64/S) Scienze dell’economia o titoli equiparati secondo la normativa vigente; I due bandi saranno pubblicati a breve sul portale Inpa. “Questo è il primo passo per lo sblocco dei concorsi alla Regione dopo il via libera del Governo Nazionale.
I primi 79 sono scaturiti dal PIAO 2014 e rappresentano una grande opportunità per tante professionalità. Dopo l’approvazione del consuntivo e del consolidato e dell’approvazione da parte della Corte dei Conti dei PIAO, ci sarà la possibilità di sbloccare ulteriori posti di lavoro per i vari dipartimenti della Funzione Pubblica siciliana. Da diversi decenni non si espletavano più concorsi alla Regione che ha oggi un organico ridotto al lumicino”.