Novità significative emergono sul fronte della Rottamazione-quinquies, il prossimo intervento sulle cartelle esattoriali che il Governo intende inserire nella Legge di Bilancio 2026. Secondo indiscrezioni riportate da diverse testate economiche, si ridimensiona il piano di dilazione: il limite massimo dovrebbe essere fissato a 96 rate, pari a otto anni, anziché le 120 rate previste dalla proposta in esame al Senato.
L’idea, confermata anche dalle parole del Vice Ministro Maurizio Leo e del Presidente della Commissione Finanze Massimo Garavaglia, è quella di affinare il meccanismo per renderlo più sostenibile e mirato.
Piano Rateale Flessibile e Rata Minima
La soluzione su cui stanno lavorando i tecnici prevede un sistema di pagamento differenziato in rapporto all’ammontare del debito. L’obiettivo è abbreviare i tempi di chiusura per le posizioni fiscali più esigue.
96 Rate Massime: La dilazione massima sarà di 8 anni (96 rate).
Rata Minima: Per evitare costi di gestione sproporzionati rispetto al gettito, la singola rata non dovrebbe essere inferiore a 50 euro. Questo criterio porterà automaticamente a piani di rientro più brevi per le cartelle di importo contenuto.
Addio Maxi-Rate: Per superare il punto debole delle precedenti edizioni—dove le prime due rate concentravano il 20% del debito, frenando le adesioni—la nuova formula dovrebbe introdurre un piano con rate omogenee e uguali tra loro.
Debiti Rilevanti e Decadenza Meno Rigida
Sul fronte dell’accesso, si valutano misure per i debiti più significativi. Per i debiti fiscali superiori a 50.000 euro, è in considerazione l’introduzione di un anticipo obbligatorio fino al 5% dell’importo totale.
Inoltre, il meccanismo di decadenza, che scatta in caso di mancato pagamento, potrebbe essere ammorbidito rispetto al passato, assomigliando maggiormente alla rateazione ordinaria, con la perdita del beneficio solo dopo più mancati versamenti.
Un’altra indiscrezione, che smentisce ipotesi precedenti, è che non sarebbe previsto alcuno sbarramento specifico per i contribuenti recidivi, che hanno già usufruito di sanatorie in passato.
Costo e Sviluppi Politici
La rottamazione quinquies, secondo le stime, potrebbe avere un costo teorico fino a 5 miliardi di euro, sebbene tale cifra sia soggetta a correzioni in base agli aggiustamenti che verranno apportati.
Il Viceministro Leo ha confermato che il Governo sta valutando tutte le opzioni presentate dalla maggioranza. Anche il Presidente Garavaglia ha ribadito che “la rottamazione si farà, nel modo migliore possibile,” pur confermando che l’intervento sarà ridimensionato rispetto alla proposta iniziale del Senato.