Nonostante fosse previsto dalla Legge di Bilancio 2025 e le risorse (50 milioni di euro) siano state stanziate, il Bonus Elettrodomestici è in fase di stallo. La misura, che prevede uno sconto fino al 30% sull’acquisto di nuovi apparecchi ad alta efficienza energetica, non è ancora operativa e non è possibile presentare domanda.
Il motivo è legato alle lungaggini burocratiche: sebbene il decreto attuativo sia stato firmato dal Ministero dell’Economia (MEF) il 3 settembre, dopo il via libera del MIMIT, il testo non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Cosa manca per l’avvio del bonus
La pubblicazione del decreto è solo il primo passo. Successivamente, saranno necessari ulteriori decreti direttoriali per stabilire:
Modalità operative d’accesso.
Il funzionamento della piattaforma PagoPA, che sarà centrale per la gestione.
Le tempistiche esatte di avvio e di chiusura dell’agevolazione.
Il ruolo cruciale della piattaforma PagoPA
Il sistema PagoPA gestirà l’intera procedura. Prima dell’avvio per i consumatori, il portale dovrà:
Registrare i produttori: per creare l’elenco dei beni acquistabili, che devono rispettare rigorosi standard di efficienza (ad esempio, lavatrici classe A o superiore, frigoriferi classe D o superiore) ed essere prodotti nell’Unione Europea.
Iscrivere i venditori: i negozi e gli esercenti dovranno registrarsi e attestare l’iscrizione al portale RAEE per la rottamazione degli elettrodomestici usati, condizione fondamentale per accedere allo sconto.
Solo dopo queste registrazioni la piattaforma sarà pronta ad accogliere le domande dei cittadini e a rilasciare il voucher (fino a 100 euro, o 200 euro per ISEE sotto i 25.000 euro). Verrà definita anche la durata massima per la spesa del bonus.
L’attesa continua, e non c’è ancora una data certa per l’attivazione della misura.